indirizzo; e, proprio in questi giorni, e per la prima volta in molti anni, l'USAEC si è trovata in pieno accordo con quello che era considerato il suo nemico naturale, cioè il Comitato congressuale per l'Energia Atomica, nel gettare le basi di un programma di potenza, che si svolgerà sotto l'egida del Governo federale e con la desiderata partecipazione delle industrie elettrocommerciali. Non solo: ma Comitato e Commissione si sono trovati d'accordo su un punto di importanza ben più fondamentale: sulla piena raggiungibilità, a scadenza relativamente breve, di un traguardo competitivo per l'energia di origine nucleare. La data, che i due massimi enti atomici americani hanno riconosciuto come quella più attendibile, anche con un certo margine di sicurezza, è quella del 1968. Ciò significa che i massimi esperti americani prevedono che entro 10 anni, nel continente dove le risorse energetiche sono unanimemente considerate come pressoché inesauribili, le centrali elettronucleari produrranno energia dello stesso costo di quella prodotta dalle centrali idroelettriche o termiche. Secondo esempio: quello dell'Inghilterra, dove è stato effettuato proprio in questi giorni (sotto il controllo dei più rigidi economisti, della,Electricity Generating Centrai Board), un aggiornamento dei costi nucleari, che ha portato a dei risultati da considerarsi senz'altro come stupefacenti. La tabella che condensa questi risultati è stata riportata dal Financial Times e la trascriviamo integralmente per il beneficio dei nostri lettori. IL COSTO DELLA ENERGIA NUCLEARE (Pence per kWh di energia prodotta) Preventivi det 1957 Data di entrata in funzione .<\mmortamento Interessi sul combustibile Rifornimento combustibile Spese esercizio Ricavo plutonio prodotto Costo netto in pence Costo in lire Bibliotecaginobianco [16] 1960 0,37 0,06 0,24 0,06 0,73 0,07 0,66 4,82 1970 1980 0,30 0,26 0,04 0,03 0,13 0,08 0,05 0,04 0,52 0,41 0,05 0,03 -- 0,47 0,38 3,44 2,78 1990 0,22 0,02 0,06 0,03 0,33 0,01 0,32 2,34
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