Nord e Sud - anno VI - n. 53 - aprile 1959

5. Numerosi Paesi europei, che avevano dimostrato fino a questo momento un interesse limitato per la produzione di energia elettronucleare, anche se in talune di esse sussistevano condizioni generali tali da giustificare l'allarme energetico, hanno dimostrato negli ultimi anni crescente interesse per i programmi di potenza. La Germania, per esempio, che ha già da tempo un Ministero delle questioni atomiche, pur non avendo ancora (com.- pagna in ciò all'Italia) una legge nucleare, ha impostato su basi assai concrete un _programma di potenza, da realizzarsi a ritmo accelerato, che dovrebbe portarla, entro il 1962, sul limite dei 500 MW di origine nucleare. Altro caso notevole: quello della Svizzera, dove ad una prima iniziativa di carattere privatistico, fermatasi a mezza via per mancanza di fondi adeguati, si è affiancata recentemente l'iniziativa federale, che prevede ora un massiccio intervento per la realizzazione del primo reattore di potenza. 6. Partendo dalk comunicazioni scienti.fiche e tecnico-economiche, di estremo interesse che si sono avute durante la II Conferenza di Ginevra, per gli impieghi pacifici dell'energia nucleare, è stato effettuato rece.r:itemente, nei Paesi che possono considerarsi tra i più avanzati nell'industria elettronucleare, un nuovo calcolo di costi, che ha portato a delle conclusioni estremamente interessanti. Basterà citare due esempi, che da soli dimostrano coine le supposizioni di coloro che si fasciano prendere da inclinazioni pessimistiche, o peggio, quando si avventurano sul terreno dell'energia nucleare, siano, più che infondate, addirittura fantasiose. Primo esempio: in America, come tutti sanno, si è verificato di recente un evento politico di una certa· importanza: l'allontanamento dell'Ammiraglio Strauss dal posto-guida della Commissione Americana dell'Energia Atomica. ·Questo allontanamento non era originato dalla normale vicenda delle fluttuazioni di partito, ma era motivato da una precisa e inequivocabile questione di programmi. Strauss, che era considerato come il rappresentante più qualificato di certi grossi gruppi industriali - in prima fila, tra i quali, si annoverano naturalmente i complessi elettroproduttori - aveva patrocinato una politica di sfiducia sostanziale nella produzione di energia elettronucleare, dando enfasi, al contrario, ad altre applicazioni industriali deila fissione atomica e soprattutto all'impiego della stessa a scopo bellico. Con la nuova gestione della Commissione Atomica americana, che è .presieduta ora da John McCone, si è· verificato un radicale mutamento di [15] Bibliotecaginobianco

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