Nord e Sud - anno VI - n. 53 - aprile 1959

ia Nazione dove l'enorme riserva di materie prime, e di risorse sfruttabili ai fini della produzione di energia, rende remota la possibilità di un deficit energetico. Malgrado ciò, e malgrado il diverso indirizzo che veniva sinora colà dato alle ricerche sull'energia da fissione e a quelle, tuttora da approfondire e perfezionare, sulla fusione termonucleare controllata, gli Stati Uniti hanno effettuato recentemente una sensibile conversione della propria politica nucleare, ponendo le basi di un programma di potenza che sarà sviluppato nei prossimi anni grazie anche a un intervento massiccio del denaro federale. 3. I rapidi perfezionamenti apportati alla tecnologia dei reattori, la convergenza sempre più sensibile tra i due tipi di reattori che erano ritenuti - fino a qualche mese fà - in posizione nettamente antitetica, (i reattori di tipo inglese, alimentati ad uranio naturale, e quelli di tipo americano, alimentati ad uranio arricchito), la stipula di una serie di accordi bilaterali e plurilaterali costituiscono le prove palmari dell'interesse che ormai si dimostra verso la nuova fonte di energia anche da parte di quei Paesi che la consideravano in origine soltanto come uno strumento di offesa. Questo interesse, beninteso, ha un preciso fondamento economico, determinato non soltanto dalla prospettiva di una riduzione di costi assai considerevole, ma anche, e soprattutto, dalla già realizzata sperimentazione di prototipi di reattori di potenza, nei quali la maggiore spesa nei confronti delle centrali tradizionali è contenuta entro limiti più che ragionevoli. 4. Nei Paesi a maggiore esperienza nucleare, un programma di potenza ha costituito negli ultimi anni un complemento immancabile dei più vasti programmi di ricerca fondamentale e applicata. Esempio particolare: quello ·della F>rancia,dove pur non esiste, per il momento, una pressione energetica tale da giustificare soluzioni antieconomiche o di emergenza. Eppure a Marcoule sono già in funzione le pile G~ e G2; ed è in via di ultimazione la pila G3, con una produzione - limite di energia che si avvicina ai 200 MW termici e ai 40 MW elettrici, mentre l'E.D.F. ha in avanzata fase di costruzione le prime due grandi centrali di potenza. Altro caso, specialmente significativo, è quello del Canadà, dove è in fase di ultimazione un prototipo di reattore di potenza ad uranio naturale e ad acqua pesante, mentre un secondo impianto è in· progettazione. [14] Bibliotecaginobianco

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