Nord e Sud - anno VI - n. 53 - aprile 1959

Le zone particolarmente sottosviluppate - co me la Grecia, la Turchia, la Jugoslavia e l'Italia meridionale e insulare (d a Roma in giù) - presentano correlativamente degli indici molto bassi di costruzione rispetto al livello medio dei Paesi europei (2). Analoga è, in queste quattro zone, la situazion e di affollamento delle case attualmente esistenti : il tassomedo di occupazione è, in esse, di due persone per camera. Nelle città della Jugoslavia più di un terzo della popolazione vive in alloggi superaf follati, che ospitano - cioè - più di due persone per vano; nelle regioni rur ali la situazione è anche peggiore : qui il numero degli alloggi è inferiore di circa un terzo al numero dei ménages familiari. Il 40 % degli alloggi è composto di 1-2 camere, e solo il 52 % possiede anche un vano adibito a cucina. Quanto alla Grecia, la maggior parte degli alloggi che vi sono stati costruiti in quest'ultimo dopoguerra sono composti di una sola camera. Nell'Italia meridion~le, oltre il 65 % degli alloggi costruiti entro il '52 non contano più di tre camere, compresa la cu cina; l'elettricità è stata installata soltanto nel 65 % degli alloggi, il 70 % manca di acqua corrente. In Grecia, in termini assoluti si è costruito abbastanza (a 600 alloggi ivi costruiti ne corrispondono soltanto 150 in J ugoslavia e 127 nell'Italia meridionale), ma i bisogni della popolazione permangono tali da far classificare a buon diritto questo Paese tra le zone edilizie più depresse d'Europa. Negli ultimi anni, e particolarmente nel corso del '57, la restrizione dei crediti, l'aumento dei costi di costruzione - ge nerale quasi in tutta l'Europa occidentale - hanno indotto taluni governi a prendere misure di difesa relative a questo settore, sia apportando capita li temporanei che garantendo prestiti, al fine di evitare una grave crisi deg li investimenti nell'edilizia, e particolarmente nella costruzione di alloggi « sociali». Le restrizioni finanziarie e il rallentamento nel controllo degli a ffitti hanno determinato una notevole flessione nella costruzione di tale tip o di alloggi. Come corollario di questo fenomeno si è avuto - in molti casi - un incremento nell 'atti• vità del settore privato dell'edilizia. (2) Cfr. i lavori dd Secrétariat de la Commission économique pour l'Europe e del Comité de l'habitat: Méthodes et téchniques de financeÌnent de l'habitation en Europe - Politique des loyers dans les pays d'Europe - Étude sur la situation éconcmique de l'Europe en 1953. [106] Bibliotecaginobianco

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