Nord e Sud - anno VI - n. 53 - aprile 1959

situazione è alquanto peggiore, mentre assai più gravi - per una serie di ragioni che esporremo quando verremo a parlare partitamente di ognuno di essi - sono le condizioni di altri Paesi quali la Finlandia e l'Ungheria. In Italia e in Francia - sebbene il numero di alloggi costruiti nel '57 sia stato considerevole e l'incremento relativo all'anno precedente sia stato rispettivamente del 16 e del 10 %- si è ancora lontani dall'avere soddisfatto il fabbisogno locale. Nell'URSS il ritmo di costruzioni proprio del '57 - si sono costruiti in media 30 alloggi ogni mille abitanti, 50 nella sofa Ucraina - dovrebbe essere mantenuto per 12 anni perchè risultasse equilibrato il rapporto tra la domanda e l'offerta. In Jugoslavia, Spagna e Irlanda, per ragioni diverse il tasso di costruzione di nuovi alloggi si aggira su indici minimi - dal 2,5 · al 3,5 per mille abitanti (1). Prima di procedere ad un esame comparato dell'edilizia sovvenzionata nei vari Paesi, sarà interessante esaminare la situazione dell'edilizia privata. In cifre, notiamo come essa rappresenti - sul totale degli alloggi costruiti nel '57 - il 25 % in Germania, il 40 % in Polonia e in Inghilterra, il 50 % in Danimarca, Svezia, Paesi Bassi,Ungheria e Cecoslovacchia,ancor più del 50 % in Austria, Belgio, Germania occidentale, URSS e Jugoslavia, addirittura il 75 % in Bulgaria, Francia, Italia, Norvegia e Romania, e - infine - il 90% in Portogallo e in Svizzera. Queste cifre possono rivestire un mero carattere di curiosità se non si tengono presenti le varie situazioni locali che hanno contribuito al loro diverso configurarsi. Nei paesi «capitalistici» più progrediti nel settore - come il Belgio, la Svezia e l'Inghilterra - l'incremento dell'edilizia privata è avvenuto infatti a causa delle facilitazioni introdotte nella politica di finanziamento e nella concessione di permessi edilizi; nei paesi di << democrazia popolare» - come l'URSS, la Polonia e la Cecoslovacchia - lo stess_ofenomeno è imputabile, invece, all'aiuto dato dallo Stato alle persone e alle cooperative che svolgono attività edilizia. (1) Il tipo di alloggio è indicativo deila politica che si esprime nel campo delle costruzioni; è caratteristico infatti che solt~nto in Irlanda, nei Paesi Bassi e nel Regno Unito gli alloggi di nuova costruzione si compongano di un numero di vani superiore a cinque; mentre in Jugoslavia la maggior parte consta soltanto di due vani. [105] Biblioteca Gino Bianco

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