- Le zone industriali sono state le tradizionali fortezze della Sinistra · italiana, sopratutto le grandi città indt1striali del Nord. Milano, Torino, Genova, hanno tutte data la maggioranza dei voti alla Sinistra almeno una volta a partire dal 1900; e nelle elezioni del 1953 le liste della Sini 4 stra ottenevano la maggioranza relativa a Genova, La Spezia, Savona, in Liguria; ad Alessandria e Novara, in Piemonte; a Sesto_S. Giovan11ie Vigevano in Lom,bardia; a Livorno, Piombino e Prato, in Toscana; a Terni in Umbria; a Torre Annunziata in Campania; a Carbonia in S1ardegna. Oltre che in questi principali centri industriali la Sinistra registrava continui e significativi successi nei sob,borghi delle città di Torino e Milano. Mentre infatti nel cuore di tali città il Centro riusciva a ottenere il maggior numero di voti, le << cinture rosse >> davano forti maggioranze all'estrema. A Torino, ad esempio i sobborghi operai della piana alluvionale a nord della Dora d,avano la loro maggioranza alla Sinistra, mentre i villaggi della riva sud continuavano ad appoggiare fortemente il Centro. V'è, tuttavia, in Italia un piccolo gruppo di città che non si possono certo dire città industriali, nelle quali la sinistra riesce a conseguire forti votazioni: nel Nord: Cremona, Nlantova, Adria, Cesena, Ferrara, Imola, Modena, Parma e Reggio; nell'Italia centr,ale: Arezzo, Cortona, Pisa, Pi-- stoia, Perugia, Gubbio, Spoleto, Pesaro, Senigallia e Civitavecchia. A sud di Roma solo tre città si possono noverare in questa categoria: Gravina e Cerignola nelle Puglie e Crotone in Calabria. Se si guarda bene si vedrà che tutte queste città sono in zone nelle quali vi è una forte domanda per lavoratori ,agricoli stagionali o giornalieri; ed in tutte v'è altresì qualche piccola industria che dà lavoro nei momenti in cui non v'è necessità di mano d'opera nei campi. Alcune di esse poi, e Cerignola è forse l'esempio migliore, sono state a lungo note come forti centri di socialismo agrario. Le altre città italiane votano prevalentemente per il Centro, ad ecce• zione di Napoli che ha una 1naggioranza di destra. Il borghese italia110, il cittadino, che sia pubblico impiegato, piccolo uomo d'affari o prof es• sionista, è ben lontano dalla Sinistra; e non vota per la Destra che per imporre un corso politico conservatore e più cauto. Le osservazioni che si so_nofatte fin qui sembrano indicare con qual~ che chiarezza i principali fattori che influiscono sul comportamento poli- [86] Bibloteca Gino Bianco
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