mente riesce a prendere una vera e, ·propria fisionomia e consistenza di biblioteca. Più affidamento danno i Centri di lettura, circa trecento, che si attiveranno in Sardegna nel presente anno scolastico. La loro organizzazione, come si sa, dipende dal Servizio centrale per l'Educazione popolare presso il Ministero della P.I. ed è affidata in ogni provincia ai Comitati provinciali per l'Educazione popolare presso i Provveditorati agli Studi. Il Provveditorato agli Studi di Cagliari dispone anche di un moderno e ottimo bibli 1obus~ il quale, come del resto i bibliobus di altri Provveditorati, stabiliscono una concorrenza con l'organizzazione bibliotecaria già esistente e provocano, operando come u11ità a sè stanti, una dispersione di mezzi. Utili, tuttavia, se, secondo un criterio dì organicità del servizio, fossero invece destinati a strumenti di cui le biblioteche centrali potessero disporre per alimentare le biblioteche minori e i posti di prestito delle loro zone; O· per operare un servizio diretto di distribuzione di libri nelle località con popolazione molto sparsa, dove non sia possibile istituire una succursale o un posto di prestito della biblioteca centrale. Per quanto riguarda la Sardegna, la Sopraintendenza Bibliografica collabora nel settore delle biblioteche con l'Assessorato regionale alla P.I. La Regione, infatti, in virtù dello Statuto Speciale, ha competenza primaria e potestà legislativa in materia. Essa concede perciò contributi alle bibliotecl1e degli Enti locali, in applicazione della Legge regionale n. 64 del 24 novembre 1950. Lo stanziamento relativo in bilancio è minimo (10 milioni). Pochi sono d'altra parte i Comuni dove esistano le condizioni (popolazione e capacità finanziaria) per ottenere un minimo di servizio bibliotecario efficiente. Per questa ragione è consigliabile la costituzione di biblioteche consorziali, che nascessero dall'associazione di un certo numero di comunità gravitanti per ragioni amministrative e commerciali su un determinato centro. Soluzione che ha dato buoni risultati in altri campi (ospèdaliero, medico, veterinario, ostetrico, strade viciniori, etc.), È già in corso in Sardegna un esperimento cooperativo del genere:· la « Rete dei posti di prestito n, istituita dalla Biblioteca universitaria di Cagliari, con l'apertura di << Posti di prestito » in alcuni rioni della città, nelle frazioni e nei Comuni viciniori. L'inziativa si attua con la collaborazione e con i contributi, oltre che del Ministro della P.I., della Regione, della Provincia, del Comune di Cagliari e delle altre Amministrazioni comunali • 1nteressa te. 11 desiderio della lettura è vivo nell'Isola. Se qualche comunità non ne ha dato segno, ciò è dovuto al fatto che essa, per arretratezza e miseria, non ha ancora la più pallida idea di una biblioteca pur che sia, e ness11no s'è preso a cuore di dargliela. [68] Bibloteca Gino Bianco
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