I Questo metodo, accompagnato da altri fattori di diversa natura ha contribuito ad elevare il livello edilizio in molti paesi; ma in altri, dove l'arretratezza tecnologica si accompagna ad una fluidità politica ed econ·omica~ esso è divenuto comodo strumento di coloro che hanno tutt'altro interesse che la resp·onsabilità d~lla cultura. La produzione contemporanea si trova così ad operare entro .li1niti angusti imposti da malintesi motivi economici, ma in gran parte congeniti alla formazione programmatica del l\fovi_mento lVIoderno. Si può obbiettare che la ricerca architettonica contemporanea è rivolta prevalentemente alla soluzione di problemi urbanistici, interessanti intere comunità e non a quelli di linguaggio edilizio. l\!Ia è ovvio che per gli architetti non basta occuparsi di pianificazione, quantifica~ione, sociologia in rapporto all'edilizia, senza contribuire alla formazione di un linguaggio capace di dar forma a queste cose, se non si vuole con esse mascherare una mancanza d'impegno figurativo, un comodo conformismo. Questi fatti giustificano psicologicamente quei progettisti che s'i~pirano al passato, anche se ciò costituisce un errore storicistico. Il manierismo attuale induce a simpatizzare con i Revivals) cl1e furono i primi moti di una coscie11za architettonica moderna. L)i11comunicabilità e la nuda rettorica delle forme d'oggi fanno comprendere l'interesse per il Liberty) che fu la prima corrente del gusto capace di affrancare l'edilizia da un malinteso senso della tradizione e che, per quanto degenerasse in una moda stucchevole, non divenne strumento di una speculazione 01 ppressiva. Il caotico sviluppo dei centri urbani spiega l'attenzione di molti per la cosiddetta architettura spontanea, il tentativo di ritrovare nella sua secolare stratificazione un rapporto ed una misura definitivamente distrutti dai colossi con la « struttura in vista ». Ma oltre ad essere comprensibile questo guardare alla storia interessa come sforzo per ia formazione di un linguaggio meno semplicistico, più ricco di fermenti figurativi, capace di subordinare alle 11ostre nuove esigenze quegli attributi di razionalità, funzionalità ecc. necessari, anzi indiSipensabili alla edilizia contemporanea, ma non più sufficienti. RENATO DEFUSCO Povertà di libri in Sardegna Un fatto nuovo, confortante, è che le p·opolazioni rurali si siano in questi ultimi anni lamentate della povertà di libri nelle biblioteche e nei posti di lettura dei loro villaggi. Attualmente esistono in Sardegna le biblioteche universitarie di Cagliari e di Sassari, che dipendono, in quanto governative, dalla Direzione Generale BiblotecaGino Bianco
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