Nord e Sud - anno V - n. 38 - gennaio 1958

\ ' GIORNALEA PIU VOCI '' Libertà e società'' Sabato 30 noven1bre e domenica 1 ~ dicembre si è tenuto a Roma, promosso da Comttnità., Criteriu,. Itinerari., Opinione., Il Ponte., Ragionamenti, Tempi Moderni., Tempo Presente., e da Nord e Sud., un convegno sul tema ,e Libertà e Società ». Come giustamente doveva sottolineare Ragghianti, aprendo il convegno medesimo, il fatto nuovo di esso era che, per la prima volta dopo dieci anni, gli uomini di cultura e i politici della sinistra democratica iniziassero un dialogo diretto con coloro che « per ragioni ideali e morali sono usciti recentemente dal partito comunista ». Appunto qui era il fatto nuovo e il significato della rericontre: che i risultati siano stati poi di segnare qualche convergenza e parecchie divergenze, di dissipare alcuni equivoci e di dimostrare come altri equivoci fossero duri a morire è forse secondario ed era comunque inevitabile. In sostanza i dialoghi tra uomini responsabili non servono alla propaganda, n1a a segnare le posizioni; non servono alle unanimità dolciastre ed ipocrite ma a porre i problemi. Era dovere dirlo da parte degli organizzatori stessi del convegno durante il dibattito; è nostro dovere ribadirlo su questa rivista, tentando di tracciare un bilancio critico. Anche per questo non eravamo d'accordo con Ragghianti quando egli diceva che i contrasti e i dissensi che avevano separato i democratici da coloro che erano usciti dal PCI erano stati, nei dieci anni tra il '46 ed il '57 (e cioè negli anni in cui i Giolitti e i Diaz e gli Onofri militavano nel PCI), contrasti e dissensi su « ideologie in senso astratto e dottrinario » o su « relatività di schieramento politico ». Il passato segue ognuno di noi, Raggl1ianti come Giolitti: e Giolitti di cinque anni fa non si sarebbe certo accordato sul giudizio che Ragghianti dà oggi, e in analisi estrema si nega valore e significato all'atto stesso che Giolitti ha compiuto uscendo dal PCI quando si dice che ciò che ci separava era o astratto o relativo. Quelle divisioni durate dieci anni coinvolgevan·o tutta la nostra filosofia politica, il nostro concetto della libertà e della società, la nostra diagnosi del comunismo così come si era attuato in Russia dalla Rivoluzione d'ottobre in poi; [58] Bibloteca Gino Bianco

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