Nord e Sud - anno V - n. 38 - gennaio 1958

scuola italiana, la quale, ,egli concludeva, << merita davvero la riconoscenza della nazione». Molto meno roseo, viceversa, era il quadro che veniva fuori dalla relazione dell'on. Frances·chini alla Camera, nella qualit' non era sottaciuto come, accanto ,al parecchio già fatto, esistesse il moltissimo ancora da fare, e per di più con carattere di assoluta urgenza. Ma, ~ia nel caso del Ministro che in quello del relatore Fran.ceschini, si trattava ·di ,problemi eminentemente quantitativi: nu·mero di aule •costruite e da costruire, percentuale del]e evasioni scolastiche, organico degli insegnanti, etc.. Interventi 11eiquali veniva prospettata una consapevole e com1 plessa presa di posizione sui proble1ni scolastici e veniva, di conseguenza, delinCiata u11a ~rganica politica della scuola furono invece quelli degli on.li La Malfa ed Alicata. Qu.est't1ltimo ripresentava, anche in questa sede, la visione generale che contrassegna la politica scolastica del P.C.I.: la riforma della scuola è un p,roblerna che va collegato con la riforma delle altre struttt1re del Paese. Insieme a tale vecchia impostazione massimalistica veniva quindi ripetuto, dall'on. Alicata, l'invito alle altre forze democratiche di u~ azione unitaria. Quel che di nuovo appariva nel discorso del deputato comunista erano inv,ece alcuni accenni ·dettagliati, - talora accettabili, talaltra no, - a pro,blemi specifici, in particolare dell'istruzione universitaria, che di solito appaiono in secondo ordine nelle linee di politica scolastica avanzat,e dal P.C.I., volte di preferenza ai problemi · dell'analfabetismo e della scuola primaria o dell'obbli1 go. Sulla scuola di Stato e sulla sua difesa parlò anche, come dicevamo, da un punto di vista no11 strettamente tecnico, ma rigorosamente politi-- co, l'on. La Malfa, da·ndo una n·uova, appassionata formuUazione di quanto in materia la sinistra democratica ha sempre so·stenuto. In particolare, l'on. L,a Malfa attirò l'attenzione del Ministro sul fatto che il Concordato del 1929 già faceva alla Chiesa concessioni di gran·de importanza in materia scolastica; e che, pertanto, bisognava stare attenti a non fare di esse la base per una politica scolastica intesa ad orientare l'istruzione puJbbliCiaverso l'affermazione di un solo, particolare orientamento ideologico e dottrinario. Lo stesso on.le La Malfa presentava quindi, unita1nente agli on.li 11:acrelli e Camangi, un ordine del giorno, approvato poi dalla Camera, che impegnfarvail Governo a presentare entro quattro mesi [52] Bibloteca Gino Bianco

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