Nord e Sud - anno V - n. 38 - gennaio 1958

tevolmente alti, non entrano nei ruoli così come non entrano nei ruoli le bestie matricolate. E raccolgono tutt'al .più qualche punto per le future prove ». Semmai, confrontando le posizioni della Voce Rep'ubblicana e dell'Avanti!, si può notare che quest'ultimo, pur nell'impostazione rigorosamente qualitativa del probliema dei quadri docenti, conserva preoccupazioni di carattere «sindacale», non collimanti :a'ppieno con la linea suddetta. Il che trova conferma, fra l'altro, anche nell'atteggiamento a suo tempo tenuto dai parlamentari del P.S.I. allorché fu approvata la legge sulla cosiddetta << abilitazione didattica ». Nel campo della sinistra democratica sono ancora di ricordare a·ccanto alla Voce Repubblicana i settimanali Il Mondo e L'Espresso che, anche essi p.ugnacem!ente schier,ati a difesa della scuola di Stato, ribadirono in questa occasione le loro antiche e note ·prese di posizione in materia; e I la stessa notorietà dei due settimanali, e soprattutto, il Convegno sulla Scuola che fu organizzato da Il Mondo nel feb'braio del 1956, e il cui ricordo è ancor vivo in tutti, ci esimono dal dilungarci s.u di essi. I Non privo di interesse può, infine, risultare un breve accenno alle posizioni assunte dai sindacati e dai 'periodici di categoria, ispirati iri genere ad una difesa ad oltranza del buon nome della clas~e docente ed alla richiesta di ·concorsi •più larghi e frequenti. No1ì si può, tuttavia~ negare che una certa eccessiva preoccupazione d,ello scandalo abbia condizionato in tr.oppo larga misura queste prese d'i posizione; e la cosa è notevole, in quanto 1 proprio dagli organi di categoria era lecito attendersi, in tale occasione, una più ampia e sere11a.partecipazione alla polemica. Intanto, nel corso del mese di ottobre, si svolgeva alla Camer.a e al Senato 1a discussione sul bilancio del Ministero dtlla Pu!Jblica Istruzione. Ma gli echi delle polemiche estive sulla scuola - ch,e, pur fra intemperanze e digressioni, avevano però toccato alcuni problemi di fondo della scuola italiana - furono minimi. Non mancò chi al volumetto del piof. Breccia fece indirettamente cenno; ma fu solo per imbastire una ennèsima e gratuita difesa di ufficio della classe dei docenti. Quanto al Ministro, .egli diede un quadro ottimistico della situazione e ribadì sostanzialmente le id,ee ed i giudizi 'già espressi jn una intervista concessa ad E poca ( cfr. il numero del 23 settembre u. s.), ,arricchendoli di dati statistici che mettevano i11 rilievo i progressi compiuti negli ultimi anni dalla [51] Bibloteca Girio Bianco I

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==