Dentice d'Accadia e il Rodolico, non trovarono altri echi nella stampa • comunista. Quanto ai cattolici, la loro stampa affettò di ignorare del tutto il vo1 umetto del prof. B1 reccia. Soltanto 1'11 settembre Il Popolo, traendo lo spunto dalle dichiarazioni fatte da Fanfani a Camaldoli sul problema della scuola, informava finalmente i suoi lèttori che « per tutta l'estate si era polemizzato sulla scuola italiana ». Peraltro, quasi a rassicurare i lettori su1 lla propria assenza da questa polemica, e quasi in corriva opposizione con 1essa,il Popolo, riportava con speciale rilievo quella parte delle dichiarazioni di Fanfani, nella quale si affermava che la scala tradizionale delle riforme sociali deve essere capovolta~ ponendo al primo posto la rifor1na della scuola; e si dava cura di far notare che « non a caso la prima clelle commissioni che la Direzione della D.C. ha istituito per lo studio del programma elettorale è a1 ppunto dedicata ai problemi dell'istruzione>>. Qualche giorno dopo, respingendo le accuse mosse da più parti secondo le quali soltanto col discorso di Fanfani a Camaldoli la D.C. aveva scoperto, dopo 12 anni, la scuola, lo stesso Popolo, innanzi tutto precisava con apodittico puntiglio che << Fanfani parlò della scuola in termini altrettanto vivi alla chiusura dell'assemblea dei dirigenti della D.C. il 15 aprile 1956 »; e poi, con mass.a maliziosamente accorta, aggiungeva: « per u'ltimo non deve sfuggire che da tre anni, per -rimediare alle pretese manchevolezze dei democristiani, i partiti alleati vollero al governo, per l'istruzione, uomini liberali e socialdemocratici. Le critiche ed i meriti vanno dunque divisi imparzialmente». ~lla preoccupazione, quasi esclusivamente difensiva e per di più generi,ca e improvvisata della stampa democristiana, accuratamente protesa ~ ad evitar,e espliciti ed incresciosi confronti fra scuola di Stato ed altri tipi di scuola, e sempre divisa fra le esigenze delle note propensioni a favore della scuola privata e quelle proprie della stam.pa del partito di governo, si contrappone, invece, la appassionata difesa della scuola di Stato e l'interesse sempre -portato ai suoi problemi da La Voce Repubblicatza. Difesa ed interesse che nella polemica di questa estate sono apparsi intensifiçati. La pri,ma, giusta preoccu:pazione della Voce fu che, come abbia,mo visto accadere nel caso de Il Giornale d'Italia, la d,enuncia delle deficienze della classe ma,gistrale non fornisse una ennesima occasione polemica ai n~mici diella scuola di Stato. << La gravità dell'esperienza de- [49] Bibloteca Gino Bianco
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