tezza » della nostra classe dirigente. D'altra parte, non veniva trascurata l'occasione per rinnovare, contro la sinistr,a democratica, 'l'accusa di aver ·attribuito << un crisma di democraticità proprio a quei governi che hanno provocato l'attuale situazione di palese crisi della scuola>> (Il Contemporaneo, 2 novembre u. s.). Tutto ciò non impediva, peraltro, che ancora una volta fosse rjlanciato l'invito a1 d un'azione unitaria, naturalmente intorno al P.C.I. e secondo 1e direttive prescelte dal P.C.I, di tutte quelle forze che hanno a cuore le sorti della scuola italiana, e che ,p•er l'occasione erano ribattezzate co1me democratiche: « I comunisti..... hanno presentato alcune linee generali di politica scolastica..... che potre1 bbero essere utilmente poste a confronto con le proposte di altre forze democratiche e collegarsi in un programma ca,pace di ra,ccogliere nel Pa,ese la grande maggioranza dei consensi e di presentare quindi una concreta alternativa alla politica sco1lastica dei clericali» (Il Contemporaneo, cit.). E già prima più autor,evolmente, p,er la firma di Mario Alicata, sull'U11ità del 28 settem'bre ·u. s.: « Si scuota la coscienza dei laici e la coscienza dei cattolici che ha-nno una visione moderna delilo stato.... Che tutto il p,aese si schieri al loro fianco (a fianco, cioè, delle associazioni d,egli insegnanti), che al loro fianco si schierino in primo luogo i lavoratori». Al qual proposito è da notare ancora, oltre il motivo frontista, ed anzi in rela-- zione con esso, lo sforzo, anche in questa occasione ripetuto dai comunisti, di allargare la lotta a difesa della scuola in una generale battaglia politica. << Non che la battaglia per la difesa della scuola sia inutile o comunque evitabile, ma il terreno da essa offerto è insufficiente, e la unità ch,e su quel terreno ·può sta·bilirsi fra le forze diverse rischia di essere minata ad ogni svolta dall'inesistenza di un accordo 1 profondo sulle cause reali della crisi>> (Il Contemporaneo, 28 sett. u. s.). Una giusta esi.- . ' . . genza veniva cosi svisata 1n una ·prospettiva generale ch,e, secondo un mo- -dulo tradizionale del P.C.I., in apparenza risulta massimalistica ed estremamente pugnace, ma che in sostanza è s.oltanto ambiguamente generica. Nel settore comunista un certo rilievo merita tuttavia un inter- ' ' vento del prof. Ranuccio Bianchi Bandinelli per l'aperta ammissione da lui fatta, a dispetto di ogni prudente riserbo sindacale, della << mediocrità di tr.oppi insegnanti medi>> e ·per aver egli riportato in gran parte tal.e mediocrità << alla insufficienza delle nostre Facoltà di Lettere e di Magistero >>: ammissione che, già fatta da altri docenti universitari, come la 148) Bibloteca Gino Bianco
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