Nord e Sud - anno V - n. 38 - gennaio 1958

una scelta maturata di programmi e di dirigenti (tutto ciò è ritenuto pericoloso in un'organizzazione che vuole apparire compatta, senz,a concorrenti e senza contrasti ideologici), ma per presentare al Governo, che vi interviene in massa, nella forma più solenne possibile, le direttive di politica agraria che i dirigenti « bonomiani » elabor~no per proprio conto e intendono imporre al paese~ Scrive l'on. Bonomi, sreimpre nell'ultima relazione a stampaJ del ]957, di ben 552 pagine (dov·e può trovarsi di tutto, dalle statistiche dei vari settori della produzione agricola ,alla politica agraria in America, Austria, Danimarca, Stati Uniti, 1ecc., alle cifre degli investimenti pubblici e privati in Agricoltura, dell'istruzione professionale, degli scambi con l'Estero, ecc.;): « M,an mano che con il trascorrere degli anni l'organizzazione si potenzia e si perfeziona, il nostro Congresso perde sempre più il carattere di manifestazione di categoria, che era inevitabil,e agli albori della Confederazione. Oggi, e da tempo, l'attività confeder,ale non investe il ristretto ambito di interessi particolaristici: ma difende decisamente, tenacemente la causa della produzione agricola, di tutta la produzione agricola». E nel 1956, al X Congresso, ancora più esplicitamente aveva affermato:. « È nei congressi della Confederazione che si imposta, tutti gli anni, la politica agraria, che si sottolineano i problemi più urgenti, si pongono le rivendicazioni, le conquiste cui bisogna tendere nell'avvenire più immediato». E a chi si mostra tiepido di fronte alle <<direttive» della Confederazione l'on. Bonomi ricorda che il suo gruppo parlamentare conta ben SO deputati, e che su SO mila consiglieri eletti nelle elezioni amministrative del 1956 ben 24.000 sono coltivatori diretti, inquadrati nell'organizzazione, i quali osservano la disciplina im-. posta da questa ultima: argomenti, questi, di indubbia efficacia, specie se fatti valere alla vigilia di una consultazione elettorale politica. Messe in rilievo le più tipiche caratteristiche del movimento « bonomiano », a questo punto - e a conclusione della nostra inchiesta - ci sembra opportuno riprendere le osservazioni da noi fatte volta per volta nelle pagine precedenti. La Confederazione dei Coltivatori Diretti, come molti altri « gruppi · di pressione » che agiscono nel quadro del nostro sistema democratico, pone con la sua azione una serie di problemi che andrebbero meditati ed affrontati per un più corretto funzionamento delle istituzioni e del regime rap- [37] Bibliotecaginobianco

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