fronte alla pressione di gruppi organizzati che tendono a condizionarlo~ magari a mortificarlo, nella sostanza se non nella forma. Che gli Enti di Riforma fondiaria sian-o stati t.agliati su misura derr1ocristiana è un fatto che nessuno più osa contestare, 'dopo l'esperienza di alcuni anni di applicazione de]Ja legge stralcio e delle altre leggi cl1e hanno messo in moto il meccanismo degli scorpori e dell'appoderamento; e ci riferiamo, ciò dicendo, non tanto agli obbiettivi, alle finalità delle leggi, su cui hanno concordato anche altre forze .politiche, ma alla scelta del personale e ai sistemi introdotti al fine di controllare quella che potrebbe chia·marsi la «riserva» degli assegnatari, consid~rata un campo aperto alle più diverse esercitazioni demagogiche e politiche del partito di maggioranza. In questa <<riserva» l'organizzazione << bonomiana >>, con la costituzione della Federazione dei piccoli proprietari della riforma, ha river1dicato e otte11uto un posto di rilievo, giungendo perfino a far <<privatizzare» a favore della organizzazion·e alcune funzioni che la legge assegna agli Enti, come avremo modo di osservare in • seguito. Il secondo momento, quello della istituzione a norma di legge del1' assistenza rnalattia obbligatoria ai contadini coltivatori diretti, e della elezione dei consigli direttivi delle casse mutue comunali, è ancora più significativo. Su questa rivista sono già state illustrate le carenze della legge (10 ), che, mentre dà l'apparenza di istituire l'a,utogestione dei contadini, di fatto rappresenta uno strumento per l'infeudamento della categoria alla organizzazio11e che riesca a impossessarsi degli organi di gestione delle mutue comunali e provinciali; ed è noto come i << 1 bonomiani >>, che avevano avuto parte preponderante 11ella elaborazione e approvazione della legge istitutiva, abbiano approfittato del sistema elet. torale introdotto, che non tutela i più elementari diritti delle minoranze .. e dei risultati conseguiti in virtù di quel sistema (1 ~)), per esaltare una vitto- ( 15 ) Cfr. l'articolo di Carlo Turco: Dieci milioni di Coltivatori Diretti (Nord e Sud, n. 7, giugno 1955). ( 16 ) Le elezioni si sono svolte nella primavera del 1955; fin dalle operazioni preparatorie, la stampa, i partiti e le organizzazioni sindacali non democristiane, denunciarono irregolarità ed abusi, a volte veri e propri soprusi perpetrati ai danni dei coltivatori non << bonomiani ». Si ricorderà che i Commissari Governativi, che . avevano il potere di includere o cancellare dalle liste gli elettori, nonchè i compo- [25] Biblo-eca Gino Bianco
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