Nord e Sud - anno V - n. 38 - gennaio 1958

l'on. Bonomi, in qualità di presidente, il privilegio di presentare il volume celebrativo del sessantennio di attività dell'Ente federconsortile. Sull'immenso potere politico-economico conquistato dai << ·bonomia11i >.) col coJ1trollo della Federconsorzi esis.te una copiosa letteratura (14 ); ciò che non è stato messo sufficientement:e in lt1ce, ci sembra, è la saldatura, sul piano dei medesimi interessi corporativi, tra la ,burocrazia federconsortile e il brain trust bonomiano, alleatisi per esercitare congiuntamente una pression.e permane11te sulla maggioranza al potere e per determinare gli indirizzi della politica agraria italiana, facendo valere la somma degli interessi economici controllati e la mass.a elettorale incanalata. Dopo la <<conquista» dei Consorzi a·grari, altri tre momenti sono decisivi per lo sviluppo ulteriore della Confederazione dei Coltivatori Diretti: la penetrazione tra i piccoli proprietari della Riforma, resa possi'bile dlalla politica degli Enti; la << conquista >> delle mutue per la assistenza malattia ai contadini; la campagna per la concessione della pensione invalidità e vecchiaia ai coltivatori diretti, il cui progetto di legge. è st,ato già votato da un ramo del Parlamento. Sono tre momenti \ che hanno interessato largamente le cronache deìla vita parlamentare e politica italiana; e pertanto ci asterremo dall' eritrar.e nei dett,agli. Diremo soltanto ch,e ciascur10 tii questi episodi non segna solo il successo e l'ulteriore consolidamento della Confederazione dei Coltivatori Diretti: essi segnano anche altrettante fasi di 11n processo che investe le stesse caratteristiche dello Stato democratico e la sua capacità di tesistenza di ( 14 ) La vittoria dei << bonomiani >> nelle elezioni dei Consigli di amministrazione dei Consorzi agrari rappresenta il coronamento di un'azione .condotta con l'aiuto dei ministri democristiani che si sono succeduti alla direzione del Dicastero delJa Agricoltura, e con un imponente spiegamento di mezzi e di risorse. È una vicenda che varrebbe la pena di approfondire; ricorderemo soltanto che al Commissario dell:t Federconsorzi, dr. Ruggeri, den1ocristiano ma poco malleabile, fu affiancato un altro Commissario per tutto quanto aveva attinenza con le elezioni del Consiglio di Amministrazione della Federconsorzi, e che in periodo preelettorale furono nominati ben 16 Commissari per altrettanti Consorzi Agrari. Sui rapporti tra Federazione << bonomiana » e Federconsorzi, e sul carattere monopolistico di quest'ultima, ricordiamo, tra gli altri, gli scritti di Ernesto Rossi (apparsi sul Mondo), quelli di Luigi Sturzo, e, tra quelli più recenti, un documentato articolo di A. Landolfo (Tempo Presente, n. 7, luglio 1957). [24] Bibloteca Gino Bianco

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