dalla « bonomiana » al suo primo congresso nazionale, confrontata con le posizioni successive,possiamo renderci conto dei vari momenti per cui passa l'azione e la politica dei Coltivatori Diretti. V'è questa prima fase, che possiamo definire <<liberistica>>,che tiene conto della situazione ancora aperta sul terreno si11dacalee politico; ancl1e sul piano ideologie<), malgrado l'a'buso di un linguaggio e di una terminologia totalitaria, una certa moclerazione e aderenza alla prassi del partito democristiano mostra come ~l brain trust che regge l'organizzazio11e non ha ancora conquistato il pieno dominio sugli organizzati. Ma intanto la struttura della Confederazione si definisce come rigidamente centralizzata: il dr. Bonomi ha ribadito al Co11gresso,nel prendere in esame i rapporti tra la Confederazione e le Federazioni provinciali dipendenti, che le direttiv·e unitarie spettano alla Confederazione, la quale ha il diritto di scegliere i direttori provinciali così come ha fatto finora. La figura del direttore, quasi sempre un ex-sindacalista fascista, con i suoi contorni burocratici, verrà d'ora in poi a sostituire nelle Federazioni una direzione dall'alto alla volontà degli organizzati, con evidente mortificazione delle funzioni e dei diritti dei Comitati espressi dalLa categoria, che sempre diverranno semplicemente più decorativi (13 ). C'è poi una seconda fase dell'attività della C.onfederazione, che si accompagna al consolidamento della Democrazia Cristiana ,al potere, e di cui la «conquista>> dei consorzi agrari, riformati nel '48 con una legge ispirata alle direttive della Confederazione dei Coltivatori diretti, è il primo e forse più importante momento. Il controllo della potente organizzazione f ederconsortile p.orta infatti i << bonomiani » alla direzione del mondo agricolo italiano; ma segna anche un mutamento di indirizzo nell'attività dell'organizzazione, la quale rinuncia a svolgere in proprio ogni attività commerciale-assistenziale, mentre si stabilisce tra organizzazione sindacale e organi fedeconsortili un interscambio di servizi e di d~rigenti.· Da questo momento le fortune della « ·bonomiana » si identificano con quelle della Federazione dei Co11sorziAgr~ri; ~ tocçò proprio al- ( 13 ) Accanto al direttore provinciale, una parte di rilievo nella vita della Conf e.. derazione spetta ai delegati confederali, cioè a funzionari centrali inviati in queile Federazioni che non si conformano alle direttive del centro. [23] Bibloteca Gino Bianco
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