Nord e Sud - anno V - n. 38 - gennaio 1958

cittadini; i contadini vogliono prezzi remunerativi e li1 bero commercio, mentre i ceti cittadini vogliono ammassi, vincoli, blocchi, calmieri, prezzi di imperio a tutela dei consumatori. Questa presa di posizione a favore della tendenza dei ceti agricoii favoriti dalla congiuntura a vendere_, 11ell'i1nmediato dopoguerra, senza vincoli e senz.a obblighi verso gli ammassi (i prezzi li'beri erano allora favorevoli ai contadini data la crisi dei prodoti agricoli che costringeva a mantenere una politica di ammassi a tutela dei consumatori, dei ceti cittadini e operai) sarà poi co.ntraddet~a dagli orientame.nti futuri della << bonomiana », quando della politica di ammasso a sostegno dei prezzi agricoli essa farà il motivo centrale della sua agitazione (e della su,a fortuna): ma .nel 1946-47 u11a tale indicazione, insieme con l'attività coni~ merciale-assistenziale di cui abbiamo parlato, era url potente richiamo per i contadini, i quali scontavano sul piano deile reazioni psicologiche l'ostilità delle altre classi sociali. Gli altri problemi posti al I Congresso della « 1 bonomiana » hanno perciò mi11ore rilevlanza; patti agrari, equo fitto, giusta causa, aggiornamento e potenziamento dell'istituto della mezzadria, i problemi classici dei contadini imprenditori, sono problemi òi fond•o che conviene agitare in concorrenza con la centrale sindacale dei lavoratori, la qt1ale sta facendo proseliti tra i mezzadri e gli affittuari. Di fatto, i motivi più producenti sono quelli che si rivolgono alla insofferenza dei produttori per i cep·pi del vincolismo economico e la disciplin.a di ammasso dei cereali, dei grassi animali e vegetali, delle bietole, ecc. Il programma della Confederazione cl1iede quindi la liquidazione degli Enti economici dell'Agricoltura, la costituzione di organismi consortili e cooperativi per la tutela tecnico-economica della proìuzione e una intensificazione dei rapporti con i consorzi costituiti in base alla legge del '33; mentre si prendeva atto con s.oddis{azione dei buoni rapporti già stabiliti con l'Ente Nazionale Risi, l'Associazione Bieticultori, l'Associazione Allevatori, il Consorzio Canapa, ecc. Circa i Consorzi Provinciali Agrari, la Confederazione ha u~a rivendicazione fondamentale da avanzare: la riforma dei Consorzi che ormai non è più dilazionabile dovrebbe sancire il diritto dei diretto-produttori a control-• lare questi .o altri Enti analoghi, senza ingerenze statali che non siano di mera sorveglianza. Da questa breve esposizione di problemi e di programmi presentati [22] Bibloteca Gino Bianco

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