. ben 2.200 chilometri a scartamento ordinario, e su di un.a elevata quantità di tranvie e di linee automobilistiche. Nondimeno le cose sono ben lungi dal procedere in maniera soddisfacente, perchè quotidianamente si avviano verso la sola Milano ben 200 mila addetti alle industrie, secondo una punta massima, il mattino, dalle 6,30 alle 8, e la sera, sulla via del ritorno, dalle 17,30 alle 19. In particolare 95 mila lavoratori, cioè a dire il 50 per cento della intiera massa «itinerante», ricorrono alla rete ferroviaria gestita dalle FF.SS. (70 mila) e dalla Nord (25 mila). I 75 mila addetti alle industrie, che si servono dei mezzi gestiti dallo Stato, hanno a loro disposizione 68 coppie di << treni operai », per un totale di 670 vetture, con u_nacapacità di soli 53.500 posti, e con una velocità commerciale dei convogli che può essere fissata tra i 45 e i 55 chilometri orari. Mentre la capienza media di ogni vettura è di 80 posti a sedere, l'indice di affollamento sale a 100-105 viaggiatori, costretti, pertanto, ad effettuare il percorso in piedi pressati l'un con l'altro, secondo velocità in talunì casi così esigue che i lavor,atori del Bresciano (zona di Rovato) debbono aggiungere alle otto ore lavorative in fabbrica altre sette ore di viaggio giornaliere. In generale, il tempo impiegato nel tragitto equivale ad un supplemento d,a 4 a 7 ore quotidiane, ed implica, inoltre, una notevole spesa. In conseguenza, gli operai giungono, al luogo di lavoro già stanchi ed esausti; il viaggio si compie in una situazione di pericolosa promiscuità, le donne sono costrette sovente a sedere sulle ginocchia degli uomini (sic); il confronto tra i cittadini privilegiati, che possono ricorrere ai treni celeri o addirittura alle automdbili per recarsi in città, induce a recriminazioni, e accresce la tensione e l'odio fra le classi; il capo famiglia e gli 1altri membri della piccola cellula naturale, costretti a trascorrere gran parte del loro tempo in treno, non hanno più contatti con gli altò · familiari. Don Sandro Mezzanotti - dopo aver accennato all'esperimento inaugurato dalle A.C.L.I. di istituire in alcuni convogli « nuclei viaggianti» di attivisti, che esercitano un'opera moralizzatrice e di controllo, e che consigliano gli operai circa l'azione da svolgere e le richieste d:i indirizzare ,a chi di ragione per ottenere un miglioramento nei trasporti - indica i mezzi idonei per venire a capo della faccenda. I rimedi - s'intende - consistono nel valutare i trasporti operai non più unicamente dal punto di vista del. rendimento e della economicità, [108] Bibliotecaginobianco
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