Nord e Sud - anno V - n. 38 - gennaio 1958

ma come un vero e proprio servizio sociale; occorre, pertanto, eliminare le vetture inadeguate, accrescere la velocità di marcia, raddoppiare, o quadruplicare i binari vicini alle grandi città- ecc. ecc. Meraviglia, però, che l'intelligente e animoso sacerdote non abbia accennato anche alla misura, che si vorrebbe adottare nei paesi anglosassoni, e che risiede nel considerare, alfi.ne, le ore necessarie per recarsi in fabbrica e quelle per far ritorno in casa - il così detto commutiny - come vere e propne ore «lavorative». Una simile iniziativa appare tanto più necessaria nei confronti della mano d'opera minorile, e degli attentati che vengono quotidianamente condotti alla sua integrità fisica e morale, come ne dà testimonianza una tra le più import,anti inchieste condotte in Francia, meritevole di essere ricordata a questo punto perchè anche in Italia esistono situazioni analoghe. In Francia, nella zona Roubaix-Tourcoing, ,a causa della penuna di mano d'opera, numerosi giovani, in età fra i 14 e i 18 anni, hanno trovato impiego in ispecie negli stabilimenti tessili. Gli operai, che esercitano la loro attività nelle fabbric_he intese alla filatura, sono suddivisi in tre squadre, con i seguenti orari: dalle S alle 13; dalle 13 alle 21; dalle 21 alle S. Dall'ultima squadra - quella che inizia il suo lavoro ,alle 21 per terminare alle S - è escluso l'impiego di mano d'opera minorile; ed in tal modo sembra che siano state ottemperate le disposizioni legislative, le quali vietano ai giovani di essere adibiti a lavori che si svolgono durante il così detto « periodo notturno». Nondimeno, l'inchiesta, cui ci riferiamo, ha ,avuto il merito di mettere in luce che le cose si svolgono in maniera assai diversa. Molti giovani, infatti,- che appartengono alla prima squadra -· con un turno che si ricorderà, dalle S alle 13 - albitano in località distanti 60 e persino 9S chilometri dalla fabbrica: in conseguenza sono costretti ad allontanarsi dalle loro case, prendere l'autobus che fa servizio di linea, rispettivamente alle 3 e addirittura alle 2 del mattino. I loro ritorni presso le famiglie avvengono alle 1S,30 e alle 16,30; l'ora del riposo, pertanto. v.a collocata a un dipresso tra le 19 e le 20, per modo che la giornata di uno qualunque di quei ragazzi si svolge secondo il seguente ritmo: tre [109] Bibliotecaginobianco

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