Nord e Sud - anno IV - n. 26 - gennaio 1957

·È facile dunque influenzare l'elezione di almeno uno degli altri tre consiglieri, tenendo anche presente la poca affluenza dei soci alle assemblee delle cooperative; ed è facile pensare il criterio di discriminazione seguito. Quasi sempre infatti i consigli di Amministrazione sono ricettacolo delle << creature » degli assistenti sociali. Nel Consiglio dei Ministri del 24 Aprile 1956 è stato annunciato che i Consigli degli Enti, fin qui org.ani consultivi, diverranno organi deliberativi e che la loro composizione sarà integrata dalla partecipazione di assegnatarii elettivamente designati. Tutto resta chiaro quando, andando in fondo alla cosa, si scopre che i nuovi consiglieri saranno eletti dai Presidenti delle cooperative. 1 A differenza del Delta Padano, in Puglia non sono state create cooperative per la condt1zione unita dei terreni ma soltanto cooperative di servizi. Tra i servizi la mietitura e la trebbiatura dei cereali sono stati quelli più richiesti dagli assegnatarii (e nella maggiora11za dei casi i soli offerti dalle cooperative). Nel 1955 sono stati mietuti 43.797 ha., intere.ssa,ntì . . - - ·- - 13.155 assegnat,arii. I servizi di trebbiatura si sono estesi a 15.658 assegnatarii per 663.429 q.li di cereali (1 ). Per quanto riguarda la vendita sul libero mercato dei cereali trebbiati il quadro non è molto brillante e denota la assoluta deficienza di personale di cui soffrono le cooperative dell'Ente in Pt1glia. Sui 663.429 q.li di cereali trebbiati, solo 725 q.li sono s~ati venduti a cura delle cooperative! Cosa -- pretendere d'altronde dai sette coordinatori, trentaquattro segretari, diciannove contabili e sette applicati al servizio di centoquarantanove coope.. rative? . Meno brillante a11cora l'attività delle cooperative nel campo degli elaiopoli. A S. Pietro V ernotico, nella decorsa annata olivicola, dove si prevedeva un -conferimento di 18.250 q.li di olive, si lavorò soltanto su 4.738 q.li di olive cioè su ¼ del previsto. Vero è però che la mosca olearia falcidiò il raccolto, riducendolo pare addirittura di metà; sicchè a rigor ( 1 ) Non siamo in possesso dei dati per il 1956. Stimiamo comunque i cereali trebbiati dalle cooperative in Q.li 563.000 circa. Centomila quintali in meno rispetto al 1955, dunque, dovuti essenzialmente alle avversità della decorsa annata. [95] Bibloteca Gino Bianco

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