cialdemocratico, -1' on. Napoli, che, insie1ne al liberale Cannizzo rappezzava con la sua presenza in giunta la pericolante formula centrista. In co1 nclusione si giungeva alla costituzione di una giunta di cc centro » (DC, PSDI, PLI), appoggiata dai voti dei 1nonarchici. Ma di essa è entrato a far parte un indipendente di destra (l'on. A. Occhipinti); tale inclusione non può non dar l"impressione che una ulteriore lesione sia stata recata allo schieramento tradizionale. Tale situazione viene poi stranamente a rispecchiare quella verificatasi la scorsa estate nell'elezione della giunta comunale di Palermo. Il « cent1ismo » fanfania,no si è qui dimostrato ancora più ambiguo che al Comune e ha dimostrato ancora più palesemente la sua vocazione per la destra. La successiva elezione dell'on. Alessi a Presidente dell'Assem•blea Regionale ha capovolto la situazione esistente prima della crisi, portando alla inYersione delle cc parti » tra i due cc attori )) democristjani. Tale inversio 1 ne, è lecito pensare dal modo come si è svolta la crisi e dalle sue conclusioni, non è solo can1biamento di person.e) ma pare sia un vero e proprio niutamento di rotta nella politica regionale. In che senso stia per mutare tale rotta ce lo insegneranno gli avvenimenti stessi e non ci resta che aspettare per poter giudicare. SALVATORE 0NUFRIO La '' polpa ,, della Sardegna Non n1olto tempo fa, a una delle fr quenti sagre patronali, mi è accaduto di sentir disputare in piazza, dall'alto d'un palco, alla presenza d'una folla numerosa, due improvvisatori rapsodi, sul tema del Caposoprese e del Campidanese: cioè sulle doti, sui difetti e sulla fortuna degli abitanti del Nord e del Centro dell'Isola e di quelli del Sud. L'argomento principe del patrocinatore del Caposoprese era che l'uomo del Sud è nato con la camicia rispetto a quello del Nord, perché la natura gli ha dato le stagioni miti, la pianura fertile del Campidano: in una parola una vita tra le più facili. Nell'ascoltarli ripensavo a Giustino Fortunato e, per contrapposto, a Cattaneo. Veramente, il primo non mi risulta abbia mai fatto una qualche distinzione tra Sardi fortunati e Sardi meno fortunati; per lui cc l'isola è prevalentemente costituita da terreni poveri e, quir1di, pur am1nettendo la possibilità di notevoli miglioramenti nelle sue condizioni economico-agrarie, non bisogna nutrire eccessive speranze né rimproverare gli agricoltori ... dello stato di un'agricoltura che in complesso è povera e estensiva. La responsabilità va addossata alla stessa natura ... » egli conclude malinconicamente. (Male dunque quasi irreparabile, quasi una fatalità. È tesi analoga a quella _[73] BiblotecaGino Bianco
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