Nord e Sud - anno IV - n. 26 - gennaio 1957

stra contro un governo ufficialn1ente di minoranza sarebbe stato un. voto, « se non puramente negativo, certo non sufficientemente indicativo n • :e La ragio11e della crisi - veni va sottolineato - non è nelle occasionali con e11g~~ze « tra le opposizioni di sinistra e le opposizioni ~i destra, ma nell'assurd_ìtà della poh~ica « de1nocristiana di chiusura, che iparalizza il centro nel gioco delle correnti, e rende arb~tro « di un governo un solo deputato». Al contrario dei socialisti, i liberali non perdevano la loro salda fiducia. nella forn1ula tripartitica, e ritenevano anzi che essa non dovesse esser considerata fallita per la cad1;1ta del governo. Consideravano i,nfatti la cc formula democratica » come quella che potesse meglio adempiere alle funzioni di governo e pertanto affermavano di volersi rifare ad essa con la sola sostituzione di alcuni uo1nini. Nel campo della destra non era dato trovare un pieno accordo sulla crisi e sulle sue possibili soluzioni. I 1nonarchici, infatti, sarebbero stati favorevoli ad una soluzio11e che avesse assicurato la loro partecipazione al governo, deter1ninanclo una relativa maggiore stabilità governativa su larga base. Quanto ai missini, essi avrebbero favorito invece un esperi1nento cc monocolore », con il loro appoggio, naturalmente. Il 17 novembre il Comitato direttivo del Gruppo Parlamentare della D.C. designava, quale suo candidato alla presidenza della Regione, l'on. Giuseppe La Loggia (con 28 voti a favore, 5 contrari e 3 astenuti). Nel contempo l'Ufficio Stampa della D.C. in un suo comunicato riconfermava la formula centrista come quella valida per il nuovo governo. Il 20 novembre l'Assemblea si riuniva per la elezione del Presidente ed in tale prima votazione, a scrutinio segreto, l'on. La Loggia otteneva solo 39 voti su 85. Una lu1nga e arroventata seduta si svolgeva dalle 19,30 alle 1,30 del 21, e si concludeva col rinvio i1nposto dai dirigenti della D.C. delle votazioni già aperte per le elezioni della giunta regionale. L'on. La Loggia veniva eletto, e non soltanto con i voti del cc centro », ma anche co,n quelli di tutta la destra. Ciò significava la ennesi1na smentita, anche più eloquente, della famosa formula del cc centro democratico ». Ci furono in quell'occasione ancora 5 schede bianche, appartenenti tutte al settore dc, che erano un chiaro indizio della presenza di una opposizione interna alla D.C .. Ed infatti una aspra battaglia, con1e si è detto, si apriva al m,omento della votazione degli 8 assessori effettivi. Un gran senso di sorpresa e di orgasmo suscitavano i risultati di tale votaz·ione tra i dirigenti della D.C.: dal segreto delle urne, i,nfatti, non solo la lista « ufficiale » usciva fortemente compromessa, ma emergeva l'esistenza di una lista contrapposta, ,concretatasi nella elezione del dc on. Milazzo (che proprio qualche giorno prima, in un articolo pubblicato da un quotidiano palermitano del mattino, aveva posto l'accento sulla necessità di portare [71] BiblotecaGino Bianco

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