Nord e Sud - anno IV - n. 26 - gennaio 1957

La sorpresa venne da 5 voti della maggioranza cl1e nel segreto dell'urna si volsero contro il governo Alessi. I,n alcune dicl1iarazioni rilasciate ad un quotidiano palermitano del matti110 l'on. Alessi rilevava come il voto negativo sul bilancio implicasse delle cc inevitabili considerazioni sulle intime contraddizioni della maggioranza che si rivelano nel diverso suo atteggiamento tra il voto palese e il voto, segreto; co11siderazioni che portano a una revisione ·o a un riassestamento dell'equilibrio politico Sll cui è fondato il governo }). « Com'è noto -- soggiu!}1 geva Ale ..~si - negli aspri contrasti fra le ali estreme, la cc formula del centro democratico, che sta alla base della giunta che si è dimessa, ha tentato, cc con ogni sforzo, di trovare, nella convergenza delle aspirazioni e delle valutazioni sulle « cose, la necessaria forza per su\perare le difficoltà nascenti dalle imipostazioni unilaterali « di ùestra e di sinistra >'. Successivamente l'on,. A lessi dichiarava all'ANSA: « Il voto sul bilancio ha soripreso molti deputati. « Co1nc è noto, il lungo dibattito si è chiuso col rigetto della mozione di sfiducia pre- " sentata dal gruppo comunista, con l'adesione del gr11ip1pomonarchico (...). Il voto segreto « su-Ila legge del bilancio non poteva andare al di sotto della previsione di 43 voti favore- « voli (democristiani, socialdemocratici, liberali e 3 indipendenti del centro), contro 37 « (comunisti, socialisti, monaochici e gH ind1pendenti D'Antoni e Occhipinti, essendosi i « missini astenuti). « Ciò non di meno, nel segreto dell'urna, 5 deputati dello schieramento della maggio- << ranza, hanno votato contro il bilancio, determinando il risultato di sorpresa. Il governo, « superato il voto di sfiducia, a eva già dichiarato a mio mezzo che intendeva procedere « ad un esa1ne di tutta la situazione politica sulla ,base delle risultanze del dibattito. Per- « tanto il voto sul 1 bilancio, tenuto presente che era scaduto l'esericizio provvisorio, oramai « presentava soltanto l'atto necessario alla continuità della vita 2mministrativa della regione « perchè non si verificasse il conseguente arresto, che purtroppo ora si registra, della vita cc normale dell'amministrazione. « Il Governo non aveva J:Il'ancato di sottolineare la delicatezza della situazione, che, « tuttavia, è stata precipitata dal comportamento dei cinque deputati che, nel seg*to delcc l~urna, si sono sottratti, come nello scorso luglio, al loro dovere moraJle di componenti della « maggioranza. (Il corsivo è nostro). Il governo di fronte a tale situazione contraddittoria, « ha deliberato di rassegnare le dimissioni all'Assem1blea non potendo far correre l'alea « alla Regione del rigetto di un nuovo bilancio » • Da parte loro i socialisti dichiaravano, per bocca dei deputati Russo e 1''ranchina, che la crisi non investi'va soltanto il governo Alessi, ma chiamava in causa il gruppo parlamentare della D.C. e la sua politica, « tendente a costituire un Parlamento nel Parlamento ». I socialisti rilevavano inoltre che l'astensione del loro gruppo dal voto sulla mozione di sfiducia permetteva di sottolineare quella che era la caratteristica della crisi in corso: « che è essenzialmente crisi dell'ostinazione centrista e della pretesa democristiana al monopolio politico >>. Il voto comune delle opposizioni di destra e di sini- [70] Bibloteca Gino Bianco

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