Riforma universitaria e democrazia industriale di Paolo Ungari 1. Sul disegno di legge dell'on. Ermini, che tende a ripristinare, in applicazione dell'art. 33 della Costituzione, l'E.'samedi Stato di abilitazione all'esercizio delle professioni liberali, si è più volte in questi anni riacceso il dibattito n.ell'opinione studentesca e in alcuni ristretti ambienti interessati. 1·ale dibattito si è concluso ogni volta con un nuovo insabbiamento in sede di commissioni parlamentari, e con una «leggina» di proroga dello statu quo. Delle vere ragioni di questo fenomeno di inefficienza legislativa si desidererebbe, in verità, una approfondita analisi: non è, infatti, pensabile cl1e il Parlamento si arresti per undici volte, in undici anni consecutivi (e in materia che da otto ormai è di attuazione costituzionale), di fronte a qualche agitazione studentesca, o ai demagogici argomenti di alcuni 0110revoli neofascisti. Ma sugli interessi reali, che sono alla base del contrasto, sarà il caso di torr1are quando si potranno valutare i risultati del convegno sull'argomento, che l'organizzazione nazionale degli universitari (UNTJRI) ha da tempo in animo di promuovere (1 ). Dopo l'ultimo su~ congresso ( 1 ) Per un primo esame degli atteggiamenti più seguiti, al riguardo, nell'ambito delle diverse organizzazioni, politiche, accademiche, professionali e studentesche, nonchè di quello dell'allora Ministro per la P. I., on. Ermini, cfr. nel numero speciale (aprile 1955) dedicato da Ateneo Pavese ai lavori del VI Congresso nazionale universitario, << Gli studenti per la riforma dell'Università italiana>>, di Paolo Ungari, riprodotto anche parzialmente in Unione Naz/onale (maggio 1955) assieme a una « Lettera "' aperta agli organi responsabili dello Stato democratico >>c, he illustra la posizione ufficiale dell'UNURI a quell'epoca. [32] Bibloteca Gino Bianco
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