Nord e Sud - anno IV - n. 26 - gennaio 1957

nali sono diventati tutti organi d'interesse, e nessun amministratore la cui azienda rimette alcuni milioni annui per propagandare, attraverso un quotidiano, una certa visione politica, potrebbe accettare di annacquare i toni « di opinione » del suo giornale, di rendere cioè meno efficace il proprio messaggio ideologico; ed a far ciò non riuscirebbe ad indurlo neppure il miraggio di una vendita maggiore e di più forti introiti, solo che sia riuscito ad acquisire la non difficile verità - confermata con dati statistici anche dal Kaiser (23 ) - secondo la quale quanto più grande è la tiratura di un giornale tanto meno sensibile è, in proporzione, la su.a influenza sul lettore. In conclusÌone, noi non abbiamo nè il grande giornale d'opinione - e neppure il Corriere e La Stampa, i quali pur restano lo stemma araldico della nostra stampa, riuniscono in sè tutte quelle doti di tradizione e di autorità che fanno un giornale siffatto - nè una rete di efficienti giornali d'informazione, facili, lineari, capaci di adattarsi ad ogni comprendonio e di appagare le più correnti curiosità. E con questa considerazione torniamo al punto di partenza, a rispondere alla nostra domanda iniziale: in qual modo il quotidiano è riuscito ad adeguarsi al moto di svecchiamento impresso a tutti gli aspetti della nostra vita civile (fino alle sue espressioni J)iÙ umili) dal ritorno della democrazia? Nella lotta contro l'analfabetismo giornalistico, che in questi ultimi anni - checché se ne dica - è stata più energica che non mai, il quotidiano italiano si è fatto soppiantare da ,altre tecniche, inedite o quasi, di stampa. È stato lo stesso cristallizzarsi, da parte sua, nell'ossequio di formule spesso superate, a delegare a quell'altro tipo di stampa il compito di diffondere l',alfabeto giornalistico presso il mercato costituito dai nuovi ceti che si affacciano alla ribalta della vita civile. Si pensi al fatto che la stampa di attualità a rotocalco si è ispirata, sul nascere, molto più al modello di certi quotidiani stranieri << a sensazione » ( di quelli che pubblicano in prima pagi11ale nozze della Monroe accanto al discorso di Ike), che non alla nostra vecchia formula del settimanale << di varietà>> tipo Domenica del Corriere. Il ~uccesso,relativamente recente, di alcuni ,pochi giornali della sera, fatti con metodi anche lievemente più aggiornati, può essere non meno indicativo. I>ensiamo alla veste sempre più agile che viene assumendo il milanese Cor- ( 23 ) Mort d'une liberté, ciç., p. 205 segg. [29] Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==