Carlino, 350 alla Nazione (8 ). Le « catene di proprietà>> favoriscono l'accentramento della pubblicità, rendendo possibili contr,atti cumulativi per più giornali; ai discreti gettiti pubblicitari si accompagna in genere, nei giornali collegati in «catena», una diminuzione dei costi di produzione (in quanto essi hanno in comune con gli altri affiliati servizi, inviati, corrispondenti, resocontisti p,arlamentari, ecc.), e quindi una relativa dignità tecnica, se non politica. Le <<catene di proprietà» sono l'estrema espressione dell'accentramento capitalistico dell'informazione, sono nocive alla libertà di stampa, in quanto rappresentano il tentativo, riuscito, di soffocare economicamente ed <<uni-- formare>> politicamente la media impresa autonoma, da parteÌ (per usare un'immagine della terminologia marxistica) delle <<baronie industriali>> (9 ). ,Ma qual'è la situazione delle medie imprese - tra le quali abbondano le testate delle maggiori città del Sud - che, salvo qualche caso, non sono, o non sono .ancora, organizzate in grandi <<catene >> ?. Le grandi <<catene di proprietà>> del Nord hanno i loro ultimi anelli a Roma. Nel Mezzogiorno non c'è più il <<grande>>giornale. Il Mattino - cl1e all'epoca di Scarfoglio rappresentava l'interprete nazionale degli atteggiame!)ti politici . ~~ della piccola borghesia meridionale - sta quasi morendo per estenuazione, insidiato anche dalla crescente penetrazione, nella provincia del St1d, del ( 8 ) Vi·e Nuove, cit. ( 9 ) Le più importanti catene centro-settentrionali sono: la catena ItalcementiPesenti, che ha Il Corri·ere Lombardo e La Notte di Milano, oltre a forti azioni nel Gi·ornale d'ltalt·a a Roma; la catena Eridania (che ha molti interessi in comune con la precedente), la quale controlla Il Resto del Carlino a Bologna, La Nazione _aFirenze e Il Corriere della L,:guria a Genova; la catena FIAT che ha La Stanipa e La Stampasera a Torino e Il Tirreno a Livorno; la catena dei fratelli Perrone che ha Il Messaggero a Roma e Il Secolo XIX a Genova; la catena dell'On. Guglielmone, proprietaria, oltre che de La Gazzetta del Popolo di Torino, del settimanale illustrato romano La Settimana INCOM. Non propriamente legati in catena, ma controllati strettamente dalla Confindustria, sono i tre maggiori quotidiani economici italiani, Il Globo di Roma, Il Sole e 24 Ore di Milano. Nel Mezzogiorno esistono due catene di minor rilievo: quella che fa capo al Banco di Napoli ed alla D.C. (Matti.no, Corri'ere di· Napoli e Gazzetta del Mezzogi'orno di Bari), e quella personale dell'armatore Lauro, costituita dai" quotidiani napoletani Il Roma e N apoli--notte. Una piccola catena, di proprietà della D.C., !'AFFIDAVIT, associa due giornali centro-settentrionali, Il Popolo di Milano e Il Matt1:nodell'Italia centrale di Firenze, a due n1eridioriali, La Sicilia del Popolo di Palermo e Il Corriere del Giorno di Taranto. f17] Bibloteca Gino Bianco I
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