ove esiste una stampa quotidiana ricca di articolazioni e differenziazioni, capace di esaurire una vastissima gamma di interessi, che vanno dall'intellettuale all'uomo della strada ? * * * Secondo la <<segnalazione » di cui si parla più sù in nota, il consumo 11azionale di carta da giornali è quasi raddoppiato dall'anteguerra ad oggi (dai kg. 1,8 per individuo del 1938 ai 3,1 del 1954), pur restando tuttora tra i più bassi nella graduatoria dei Paesi civili (2). I quotidiani italiani, che sono circa un centinaio, hanno una tiratur.a complessiva di soli 5-6 milioni di copie al giorno, corrispondente su per giù al 2% dell'intera tiratura mondiale. Considerando le <<rese >>,la vendita dei quotidiani è pari ad una sola copia settimanale per ciascun abitante. E se si pone mente al fatto che il quotidiano rappresenta molto frequentemente un acquisto « familiare» (è letto cioè da più persone), si potrà far coincidere, se pur con approssimazione, quest'ultimo dato con quello, d'altra fonte, che alcuni anni or sono faceva ascendere in Italia il numero dei lettori <<regolari>>- ogni giorno o quasi - di quotidiani a circa ]5 milioni (pari alla metà della popolazione adulta), oltre agli <<irregolari» ed <<occasionali>>- da due a cinque volte la settimana - che ascenderebbero a 7-8 milioni, pari ad ¼ della popolazione adulta. I « non lettori>> sarebbero i restanti 7-8 milioni, cioè equivarrebbero approssimativamente ad un altro quarto dei cittadini italiani da 18 anni in sù. Tra le donne ,adulte, l'incidenza delle <<non lettrici >>sarebbe del 33%, quella delle lettrici irregolari od occasionali (soltanto una o due volte la settimana) del 27%, mentre il restante 400/4 sarebbe rappresentato dalle lettrici <<regolari>>(3 ). ( 2 ) Nella << Relazione sull'attività dell'Ente Nazionale per la Cellulosa e la Carta nell'anno 1955 » viene indicato, per tale anno, il consumo della carta per giornali - quotidiani e periodici - in q.li 1.838.980; di tale cifra il 55% spetta ai quotidiani ed il 45% ai periodici. La cifra denota un aumento del consumo di carta da giornali, rispetto al 1954, del 16,4%. A tale aumento percentuale concorrono i quotidiani nella 1nisura del 13,9% ed i periodici nella misura del 19,7%. ( 3 ) Questi ultimi dati sono contenuti nel volume citato del Luzzatto Fegiz, pp. 800 segg. Va rilevato che essi risalgono al 1950, e vanno parzialmente modificati in senso più ottimistico, in quanto da quella data ad oggi - a parte l'aumento, non molto rilevante, della popolazione adulta - si è potuto notare, secondo alcuni, nella tiratura complessiva dei quotidiani italiani, un incremento del 20% (con relativo [10] Bibloteca Gino Bianco
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