le sarà allora la coscienza di gru·ppo pre ... valente che si sostituirà al nazionalismo, è naturalmente un altro problema: chè anche la coscienza di classe, che al naP. V1ERECK, Conservatism, from fohn Adams Churchill, Princeton, New Jersey, 1956. Il conservatorismo è di moda in America: non solo non sono mancati oltreoceano, in questi ultimi anni, gli studi, a sfondo ora storico ora dogmatico su di . . ' esso, ma vi si e creata una vera e propria scuola di << neo~onservatori >>, uomini di studio più che poliitici militanti, teorizzanti una forma di conservatorismo dinamico e fondamentalmente liberale, che si ricollega apertamente al pensiero del Burke. Del resto, troppo spesso si dimentica che il conservatorismo; inteso naturalmente più in senso inglese che in senso europeo-continentale, è sem1 pre stato di casa negli Stati Uniti e si riallaccia direttamente alla loro stessa origine: chè la stessa rivoluzione americana fu nel'la sua sostanza una rivoluzione conservatrice, condotta prevalentemente meno da spiriti giacobini come Tom Paine, che da uomini lontani da ogni intento di sovversione politica e sociale. E propositi nettamente conservatori ebbe la costituzione del 1787, come pure la geniale difesa che ne fecero i suoi brillanti campioni del Federalist, Hamilton, Jay e Madison. Alla giovane scuola dei << neo-conservatori », cui si accennava prima, appartiene pure l'autore di questo volumetto, che già nel 1948 aveva pubblicato uno studio sull'argomento dal titolo C onservatism . . zionalismo si era con vigore maggiore di ogni altra contrapposta, sembra oggi attraversare una crisi che potrebbe anche rivelarsi decisiva. revisited. La presente opera ha un carattere confessatamente elementare ed introduttivo, sia nella sua parte storica, che in quella antologica. Una elementarità che sconfina però sovente nel semplicismo e nella scarsa perspicuità, riducendo i problemi più complessi a poche e scar-- ne proposizioni non sempre indiscutibili nella loro quasi bruitale schematicità,. La parte antologica, in cui sono riportati succintamente brani tratti dalle opere dei più significativi rappresentanti della filosofia politica conservatrice, è poi un vero e totale assurdo mosaico di frasi spezzate e di pensieri monchi, atto probabilmente piì1 a confondere che a chiarire le idee di chi si avvicini al problema senza una previa conoscenza di esso. Ciò malgrado, il libro del Viereck può presentare una notevole utilità come sti-- molo ad una più approfondita presa di contatto con un così affascinante prob1e-- ma qual'è quello che s'incentra sostanzialmente sui rapporti fra libertà e demo-- crazia e che è oggi come non mai di piena attualità. Ed il lettore, se non potrà trovarvi per esempio alcuna analisi de] pensiero politico di un Cavour, che pure meriterebbe un almeno modesto posticino nella storia del moderno conservatorismo, potrà invece incontrarvi non di rado giuste ed acute osservazioni, sopra tutto per quel che riguarda gli aspetti del conservatorismo americano. [110] . BiblotecaGino Bianco
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