Nord e Sud - anno IV - n. 26 - gennaio 1957

\ n1agine che così si formano le altre nazioni, poichè l'immagine originale e il suo riflesso si plasmano e si influenzano l'una con l'altra. Sebbene la realtà, per diversi rispetti, non corrisponda all'immagine e sia estremamente distante dalla sua perfezione ideale, contraddicendola spesso nelle innumerevoli e contrastanti tendenze della complessa effettività, nondimeno quest'immagine, intessuta di elementi della realtà, della tradizione, della fantasia dell'aspirazione, è uno degli , elementi più formativi del carattere nazionale ». Una volta riconosciuto che il concetto di nazionalisn10 quale lo si è fin qui inteso si afferma soltanto, nella sua pienezza, nell'età moderna, e precisamente con il sorgere ed il consolidarsi dei princi pt democratici di sovranità popolare, resta tuttavia da chiarire e precisare quale sia stata, per così dire, la preistoria di questo concetto, quali cioè ne siano state in precedenza le prime possibili ed imperfette manifestazioni, i segni premonitori. È questa la linea di sviluppo del presente libro, che, partendo dalle prime esperienze di Israele e dell'Ellade, si arresta proprio al '700, vale a dire alle soglie dell'era del nazionalismo vero .e proprio, lo studio particolare del quale il I(ohn ha riservato ad altro separato lavoro. Comunque, prendendo le mosse dalla civiltà ebraica e da quella ellenica ed avendo come punto d'arrivo la Rivoluzione francese, è possibile seguire con sufficiente continuità il filo delle idee e dei sentimenti precorritori del nazionalismo attraverso le molteplici e diverse esperienze della tradizione universale di Roma e del Medio Evo, del Rinascimento e della Riforma, delle monarchie assolute e della rivoluzione inglese, della indipendenza americana e della riscoperta del folklore del passato nell'Europa continentale. Dopo quanto è stato accennato circa lo stretto legame esistente fra nazionalismo e sviluppo dei principt den1ocratici di sovranità popolare, non desterà natur-al- . mente sorpresa che il Kohn veda il momento decisivo e culminante di queste anticipazioni più o meno complete del nazionalismo nella rivoluzione puritan:1 inglese e, più tardi, nel movimento d'indipendenza americana, che a quella rivoluzione pér tanti aspetti si ricollega da vicino. Grazie alla rivoluzione puritana, l'Inghilterra fu il primo paese in cui una coscienza nazionale abbracciò il popolo intero ponendo così le premesse per l'affermarsi del nazionalismo: non solo, ma quella particolare origine del nazionalismo inglese era altresì destinata a lasciare una durevole im•pronta una volta che si fosse pienamente sviluppato e consolidato; e ciò in quanto, pur nei suoi momenti di maggior egoismo, esso non avrebbe mai più potuto rinnegare del tutto quel lievito morale che dagli ideali della rivoluzione del XVII secolo gli ve-- • n1vano: << Per effetto dell'origine del nazionalismo inglese, le manif es~azioni della potenza inglese, anche se furono spesso brutali e propense allo sfruttamento, sono sempre state accompagnate a lungo andare da una prof onda corrente morale nascosta, fondamentalmente cristiana e liberale, che è stata uno dei più potenti fattori nella formazione della civiltà moderna, un messaggio universale diffuso non solo sull'Europa, ma, per mezzo del-- l'impero britannico e delle sue ramificazioni, su tutta l'umanità. La politica im- • [108] Bibloteca Gino Bianco

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