Nord e Sud - anno III - n. 22 - settembre 1956

a sottolineare il peso che la tubercolosi ha in Lucania e l'importanza dell'ambiente domestico nella diffusione di essa. La malaria illerita un cenno particolare, anche se è scomparsa come causa di morte: dal 1949 infatti nessun caso di << primitiva » è stato registrato. In realtà, pure se può considerarsi vinto, il pericolo della malaria. non potrà ritenersi completamente dileguato fìnchè permarranno alcune condizioni fisiche presenti e finchè esisteranno anche solo poche « alate >> della specie anofelica malarigena. Non è inutile a tale proposito ricordare che casi di malaria primitiva sono stati segnalati in Iugoslavia e Grecia, dove anzi, in seguito all'interruzione della lotta contro il vettore adulto mediante l'impiego di insetticidi ad azione resi,dua, si è manifestato il fenomeno della resistenza di alcuni ceppi di anofeli vettori. Ed anche in Italia si sono verificati nuovi casi di malaria primitiva, due nell'Agro di Naro, in Sicilia, e due in quello di Cotronei, in Calabria (4 ). ~ Per tali considerazioni non bisogna dimenticare il peso che la malaria ha avuto nella patologia lucana nel passato, anche recente, per poter guardare con realismo all'avvenire. Il tracoma non rappresenta un fenomeno rilevante, specie dopo la lotta spiegata negli ultimi anni. Le manifestazioni sembrano permanere con un indice particolarmente elevato in alcuni Comuni del Melf ese, del Metapontino e della zona collinare e montana della provincia di Matera. I Negli adulti, anche se pressochè stazionario nella sua incidenza, ha quasi completamente perduto il carattere di gravità. Nella popolazione scolastica di Grassano, censita nel 1947, l'indice di morbosità era del 4,5·%. Nel 1953 tale indice è ridotto al 2% con un netto spostamento del quadro verso le forme più leggere. È difficile avere un'idea vicina al reale dell'incidenza della sifilide in Lucania. I dati dispensariali, per gli stessi motivi accennati a proposito della morbosità per tubercolosi, sono scarsamente indicativi. Che l'incidenza della malattia non debba essere trascurabile lo dimostra la mortalità per sifilide congenita che è una delle più elevate :nel 1952 era di 2,1 per 100.000 abitanti rispetto a 0,6 nell'intero paese. Tale fenomeno è probabilmente in ( 4 ) V. CoFFARr, Considerazioni in due episodi di casi di malaria primitiva, Notiziario dell'Amministrazione Sanitaria, n. 3, 1955. [86] Bibloteca Gino Bianco

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