Nord e Sud - anno III - n. 22 - settembre 1956

guerra, sembra conservare un andamento stazionario, ma, come è noto, i dati dispensariali sono manchevoli perchè il numero di coloro che sono riconosciuti ammalati è in funzione non solo della morbosità complessiva, ma anche del numero dei dispensari, della loro attività e dell'atteggiamento psicologico della popolazione di fronte alla malattia. Fino a un anno fa, e in parte anche ora, i dispensari esistenti in Lucania distavano notevolmente dai comuni che ad essi fanno capo; sicchè, sia per le difficoltà e il costo delle comunicazioni, sia per la ancora deficiente educazione igienica, essi sono relativamente poco frequentati. Indicativi, come si è accennato in precedenza, possono ritenersi i dati sulla endemicità, sul numero cioè dei malati presenti al momento dell'indagine eseguita a Grassano nell'aprile, maggio e giugno 1953, ad opera di una stazione schermografica dell'Alto Commissariato per l'Igiene e la Sanità Pubblica. Dai dati emersi si rileva per il totale delle forme di tubercolosi polmonare, esiti compresi; una frequenza di 13,9°/4, mentre per le forme di tubercolosi polmonare attiva la frequenza scende allo 0,7%. Tale frequenza tuttavia deve ritenersi inferiore al reale, perchè non sono considerati i tubercolosi di Grassa110 ricoverati nei luoghi di cura e gli affetti da tu1 bercolosi extrapolmonare. Per quanto riguarda l'età si osserva che essa non influisce molto sulla frequenza degli ammalati. Il modo di variare della frequenza dei tuberco-- , !otici da una categoria economica all'altra induce a dare scarso peso al fatto che nel complesso dei maschi e delle femmine la maggiore frequenza degli affetti da tubercolosi cade tra le famiglie artigiane e la minima tra le persone con capofamiglia addetto ad attivita diverse dall'agricoltura e dell'artigianato. Ponendo in relazione il numero degli accertati affetti da tubercolosi con la composizione del nucleo familiare e l'abitazione del medesimo, si nota come i casi di tubercolosi polmonare attiva siano particolarmente numerosi tra i nuclei familiari che hanno un numero maggiore di componenti ed abitano in case di un solo vano (146 rispetto a 39) ( 3 ). I dati accennati sono soltanto, come si e detto, indicativi, ma sufficienti ( 3 ) Camera dei Deputati. Atti della Commissione Parlamentare di inchiesta sulla miseria in Italia e sui mezzi per èombatterla. Vol. XIX. 1954. [85] Bibloteca Gino Bianco

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