di capra, o d'un monile di eccellente fattura artigiana, che non devono uscire dalla cerchia dei consanguinei. Da un analogo criterio, oltre che da considerazioni ed esigenze non psicologiche, devono essere nate le stesse circoscrizioni comunali. Non è infrequente, infatti, il caso di comunelli sparsi, distanti fra loro: specie di isolotti nell'isola persino nel tradizionale costume, nell'accento del vernacolo, talvolta anche nella mentalità. Si chiamano Bidonì, Villanova Truschedu (Cagliari) - Monteleone Rocca Dòrai, Muros (Sassari) - Bìrori, Girasole, Mòdolo, Sàgama, Sennarìolo, Tinnùra (Nuoro): comuni con popolazione inferiore ai -500 ab. (v. « Dati sommari per comune » dell'Istituto Centrale di Statistica, IX Censimento generale della popolazione, 4 novembre 1951, fascicoli 90-9192). Inoltre, non arrivano ai 700 ab. 14 Comuni (di cui 7 in prov. di Cagliari, 4 in quella di Sassari, 3 in quella di Nuoro). E non superano i mille abitanti in prov. di Cagliari 22 Comuni, in prov. di Sassari 8, jn prov. di Nuoro 12. Sono così una settantina i Comuni, •di tanto povero bilancio che, non potendo fare fronte alle spese obbligatorie, si devono raccomandare alla carità dello Stato e della Regione, per poter sopravvivere. A volerli dotare dei servizi pubblici, di cui la gran parte sono privi, sarebbe necessaria una spesa dieci volte superiore a quella che normalmente sarebbe sufficiente a dotarne uno solo che ospitassé le poche decine di migliaia di quegli abitanti sparsi nei vari aggregati. Ogni amministrato, così, costa in pubblico denaro dieci volte tanto un cittadino di centro popoloso. Nè discorso troppo diverso è da farsi per la maggior parte dei 140 Comuni con popolazione che oscilla tra i 1000 e i 3000 ab.: di cui i più non arrivano ai 2000 a·b., e 37 non arrivano ai 1500. Infine, 103 Comuni. superano 1 3000 abitanti, 9 i 10 mila, 3 i 20 mila, I i 50 mila, I i 100 mila. Ostacola la loro prosperità e il loro sviluppo, come del resto accade m altre regioni, anche l'ubicazione altimetrica difforme. Soprattutto nelle Barbagie e nella Gallura, per impervietà e isolamento naturale, i servizi pubblici interni e le comunicazioni con l'esterno sono più. onerosi _che nelle altre contrade. Ai fini cli uno studio per la revisione clelle circoscrizioni comunali in rapporto agli stanziamenti umani è da considerare anche che appena il 3 per cento dei Comuni sardi si affaccia sul mare, e che, dei dieci centri marittimi, Carloforte, Portovesme, Calasetta, Portoscuso sono come forestieri, perchè strumenti di imprese non sarde. Nelle stesse Bosa, Santa Teresa di Gallura e Castelsardo s'inseriscono e prevalgono iniziative non sarde; nella stessa Alghero la pesca del corallo è in prevalenza in mano ai Campani, e Olbia non dà che piccoli pescatori indigeni. Centri marittimi veri e propri: Cagliari e la Maddalena. Debole dunque, finora, il richiamo del mare ai Sardi. Oristano è forse la sola che, pur non favorita molto dalla natura, [60]. BibliotecaGino Bianco
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