Nord e Sud - anno III - n. 22 - settembre 1956

. Questa converge1iza dei partiti socialz'sti su posizidtti C'rJ'fftu·ni' di politica estera, a11che se dalla parte del P.S.I. è sembrata in u11secondo mometito nuovame11te annebbiata dall'-uso e dall'abuso di luoghi comuni sulla « distensione», intesa in modo predicatorio, ie sulla <<mediazione», intesa in modo velleitariame1ite realistico, qttesta corivergenza, dicevamo, è un fatto politico di graridissimo rilievo, intor110 al quale possono e devono determi12arsinuovi atteg;giametiti e ulteriori sviluppi nel senso dell'unità sociali.sta e del!' espansione democratica. Nel settore del Governo, intanto, nel mese di agosto si devono registrare iniziative che incontrano, a differenza della << li11ea » di politica estera, tutto il nostro co11se11s0:esse portano il nome di tre ministri, Vigoreìli Cortese C'ampilli, i quali figurano ora impegtiati a condurre in porto l'attuazione dei provvedinie1iti proposti e la soluzione dei problem·ti sollevati. In una delle sue quotidia11e note economiclie, Il Giorno ha rilevato che << nel lungo elen.co deì disegni di legge approvati dal Consiglio dei lvfi1iistri -r1,eclorso della seduta fiume 'preferiale ', ve n'è uno che a nessun costo si vorrebbe restasse confuso fra i tatiti altri>>.E invece, a parte il quotidiario citato, nessutz rilievo è stato dato dalla stampa al provvedimento proposto dall'on. Vigore/li, 1'1itiistro del Lavoro, per la « abrogazione della legislazione vigente sulle migrazioni interne e contro l'urbanesimo». Alcuni giornali hanno perfino trascurato di riferire del provvedimento: dove ancora una volta si i1icontra utza manifestazione di inse1isibz1ità, e di ignoranza, da parte del quarto potere. I lettori di Nord e Sud conoscono la importanza del problema, da noi co11tinua1nente riproposto, in nome della libertà di movimento, della Costituzione, del Me.zzogiorno. Vorremmo ora poter congiungere, nella nostra co1isiderazione, il nome del Ministro proponente, socialdemocratico e milanese, a quelli di Luigi Einaudi e di Er12estroRoJsi che infaticabilm,ente si sono batttuti con tutta la loro autorità_ per dertunciare quelle leggi che fino ad ora ha1ir10sancito di fatto nel nostro paese il domicilio coatto e la servitù ,della gleba. Concludiamo come la ,citata nota del Giorno: << Ora il Gover1io si è deciso a fare quanto· doveva; toccherà presto al Parlam~nto fare altrettanto. Dopo, se :non altro·, ma soltanto dopo, potremo qccusare g.Zialtri paesi di svolgere in materia d'im1nigrazione unà politica illiberale e di corte vedute. I popoli seri vivono .anche di coerenza». [4] BiblotecaGino Bianco

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