Nord e Sud - anno III - n. 22 - settembre 1956

, difficoltà a documentarsi in proposito. Eccettuato un opuscoletto del Banco di Sicilia, apparso anche in tedesco, su « Le possibilità di sviluppo dell'economia in Sicilia », non esiste attualmente alcuna documentazione italiana che possa orientare gli imprenditori tedeschi sulle loro possibilità nel l\1ezzogiorno. Un opuscolo della SVIMEZ riguardante tutto il Mezzogiorno sarebbe già pronto, ma non ancora tradotto ... per mancanza di fondi. E' lecito prevedere (o almeno sperare) che la commissione mista supererà questo punto morto con una vasta attività sia di studio che informativa. Attraverso questa intensificazione dei contatti e delle informazioni potranno prendere un maggiore sviluppo le due più importanti forme d'intervento economico di cui l'Italia e il l\,fezzogiorno possano beneficiare attualmente: forniture a credito e compar~ecipazioni. Le forniture a credito tedesche si basano su due provvedimenti governativi, intesi a favorire l'esp~rta• zione di beni d'investim~nto verso paesi sottosviluppati. Da una parte j} governo federale garantisce, attraverso la Società d'Assicurazioni « Hermes », gli esportatori tedeschi sia da rischi economici (insolvenza del debitore) che politici (nazionalizzazioni, svalutazioni, etc.). Dall'altra parte, due fondi, finanziati rispettivamente dalla Bank deutscher Lander insieme ad altre bancl1e di credito (per 600 milioni di marchi annu.i) e da un gruppo di banche riunite nella società « Ausfuhrkredit A.G. » (per 250 milioni di marchi annui), sono a disposizi°one degli esportatori per prestiti a breve scadenza, di una durata non superiore ai 4-5 anni. Per l'esportazione in Italia, le garanzie e i crediti vengono concessi di preferenza a chi esporti macchinari, etc. nel quadro del piano Vanoni. Le garanzie per l'esportazione in Italia (che soggiacciono al controllo diretto del Ministero dell'Economia, e a cui i crediti si riconnettono quasi automaticamente) avrebbero raggiunto nello scorso anno la cifra di 100 milioni di marchi (pari a 15 miliardi di lire). Non esiste .un contingentamento secondo paesi, per cui la quota italiana può aumentare liberamente. ~-- Questa forma di aiuti, che non è affatto disprezzabile, è dal punto di vista tedesco quella che ha più prospettive di un duraturo successo, come quella che più si confà all'economia di mercato attualmente praticata nella Repubblica Federale. Gli esperti tedeschi prevedono fin da ora che questo settore delle esportazioni si espanderà ulteriormente, poichè da parte italiana si calcola un aumento del 20 % nell'importazione di quei beni d'investimento di cui la Repubblica Federale è il nostro più importante fornitore. La li1nitazione dei crediti ad un periodo di 4-5 anni è un grave svantaggio per un programma di sviluppo a lunga scadenza quale è quello richiesto dall'odierna situazione nel Mezzogiorno. Ma anche per le ditte tedesche la mancanza di crediti a lunga scadenza è un danno·, particolarmente al momento presente, in vista dei crediti di 10 o addirittura 12 anni che Stati • [53] Biblote·ca Gino Bianco I

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