nella interpretazione generale: alla quale soltanto, in questa sede, dobbiamo limitarci. Per il Carocci, il processo attraverso il quale le nuove esigenze e le nuove forze che man mano si formano nella società italiana ottengono espressione politica e parlamentare, dalla caduta del governo moderato e autoritario dei <<savi» della Destra alla prassi trasformistica, all'ascesa del1' <<uomo forte » Crispi, è caratterizzato essenzialmente dalla pressione cl1e i gruppi dominanti o avviati a diventarlo, e in genere tutto ciò che nel libro viene indicato come <<affarismo >>, eserci~no con successo sulla classe politica e parlamentare. « Affarismo» che può essere ed è di volta in volta cose assai diverse, dagli interessi finanziari o industriali dell'alta borghesia settentrionale ,al piccolo traffico dei favori accordati agli elettori del mezzogiorno. Non c'è, si può dire, uomo politico menzionato nel volume di cui non si indichino, con determinata precisione, i legami con questo o quel gruppo di <<affaristi>>.Così p. es. la caduta della Destra è riportata in gran ·parte al malcontento dei minori gruppi finanziari per i privilegi concessi dal governo alla Banca Nazionale (102 ); con le elezioni del 1876 <<la figura dell'avvocato, cioè del retore e del portavoce di cricche affaristiche, stava diventando la figura tipica del deputato italiano» ( 103 ); molti deputati allora eletti erano <<ministeriali per principio, purchè il ministero fosse disposto a cedere ,alle pressioni dell'affarismo, grande e medio, di cui erano i rappresentanti» (104 ); nella polemica fra i sostenitori della costruzione di grandi navi da battaglia e i fautori del naviglio leggero, il Depretis si risolse per i primi perchè spinto « soprattutto dalle sollecitazioni che facevano gli interes5iati>>e i loro « portavoce parlamentari» ( 105 ); anche le istanze democratiche dell'opposizione di sinistra al trasf.ormismo « erano subordinate di fatto all'affarismo bancario escluso dal consorzio» delle banche di emissione (106 ); e altrettanto si dica dell'opposizione pentarchica. Un'eccezione vien fatta, e anche qui solo parzialmente e condizionatamente, solo per l'Estrema Sinistra (107 ), che d'altronde attraverso i radicali • ( 102 ) Ivi, p. 32 sgg. ( 103 ) Ivi, p. 125. ( 104 ) Ivi, p. 128. ( 105 ) Ivi, pp. 162-63. { 106 ) I vi, p. 348. ( 107 ) lvi, p. 371. Bibloteca Gino Bianco [39] '
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==