ricondotte le lacerazioni prodotte in questo tessuto conservatore da--taluni movimenti, come il cattolicesimo liberale prima del 1848, la democrazia cristiana del Murri, le tendenze di sinistra del partito popolare e poi del · nuovo partito democratico cristiano. Questo criterio di interpret,azione è sostenuto con notevole rigidezza: forze feudali e forze agrarie borghesi sarebbero rispettivamente il cattolicesimo reazionario e quello liberale (93 ); alla creazione di legami col mondo capitalistico attraverso istituti finanziari e potenti ordini religiosi risalirebbero i nuovi orientamenti del papato leoniano (94 ); clerico-moderati, seguaci del Mt:da e democratici murriani sono puntualmente identificati con gruppi di interessi prevalentemente agrari, o di media borghesia settentrionale vòlta a decisi progressi economici, o di piccola borghesia intellettuale più vicina al proletariato (9r'). Ora già l'analisi della società italiana compiuta dal Candeloro è troppo generica per poter sostenere affermazioni così impegnative, che rimangono perciò assunzioni aprioristiche e talvolta contrastanti con i dati reali (p. es. nella distinzione tra la ·basesociale del cattolicesimo reazionario e di quello liberale). Ma è sopratutto l'impiego immediato e meccanico del concetto di lotta di classe che segna il limite di questa ricerca, che rimane assol11tamente sorda alla componente religiosa, nella quale soltanto si trova assai spesso il nucleo operante di un moto socialmente così .poco comp,atto come quello cattolico. Non è possibile intendere il significato e la forza etico-politica di questo movimento, quando deliberatamente si trascura il peso che la socialità cristiana ha nella vita della Chiesa, qualunque possa essere l'inadeguatezza delle forme in cui essa si esprime; e quando sopratutto si trascura di prendere in considerazione la questione religiosa come fatto di coscienza dei cattolici. In tal modo si tralascia l'aspetto religioso di organismi come l'Azione Cattolica, e si dimenticano le organizzazioni mariane e le conferenze di San Vincenzo, sulla cui importanza ha di recente richiamato l'attenzione il De Rosa; e ci si preclude la via di una valutazione più intrinseca dell'effettivo contenuto morale, della forza spirituale e storica del moto cattolico. Si è detto da parte marxista che non bisogna guardare alla Chiesa come essa guarda a se stessa, o come vorrebbe che gli ( 93 ) G. CANDELORo: Il movimento cattolico, cit., p. 24. ( 94 ) Ivi, p. 157 sgg. ( 95 ) Ivi, p. 287. [34] Bibloteca Gino Bianco
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