Nord e Sud - anno III - n. 22 - settembre 1956

al margine di quell'ordinamento, ma come momento antitetico ad esso e ne prepara il rovesciamento attravers.o le rivoluzioni borghesi ( 81 ). Non è solo che col cercare l'elemento di trasformazione dei rap.porti produttivi nella sfera della circolazione e non in quella della produzione, il Romano si ponga fuori del marxismo; gli è che in tal modo egli si pone fuori dell~ realtà delle cose. La penetrazione di elementi mercantili risale al secolo XVI; e nessun ulteriore svolgimento di struttura si realizza fino al secolo XVIII, e tanto meno nella seconda metà di esso: come vedere dunque, nell'atteggiamento liberale dell'ala costituzionale della borghesia la proiezione di nuove esigenze economiche della nobiltà (82 ), che in realtà son vecchie di parecchi secoli? Quando da parte nostra si è parlato di <<struttura agrario-- feudale» si è fatto riferimento al meccanismo essenziale della produzione, nella qUiale l'espropriazione del piccolo pr.oduttore agricolo è ben lungi dall'essere portata sino in fondo (il subaffittuario è in realtà proprietario di una parte dei mezzi di produzione); l'elemento coattivo e quello della soggezione personale ha ancora una larga parte nei rapp.orti di produzione, !',applicazione del capitale nell'agricoltura rimane a una fase embrionale, l'agricoltura è di gran lunga l'attività economica più dominante, ecc. Che son poi le ragioni per cui di struttura feudale si è sempre parlato, se pure con qualche incertezza di concetti, da Franchetti e da Sonnino in poi ( 83 ). Entro questi limiti va anche co11siderato l'influsso del capitale straniero, e specialmente inglese; mentre una nuova forza tura della realtà è racchiusa nel tentativo di presentare la modestissima industria sicilia11a come industria di tipo <<coloniale>>. È chiaro infatti che le industrie più sviluppate, a cominciare da quelle vinicole marsalesi, non sono affatto <<complementari>> della produzione inglese (84 ), mentre il fatto che i loro ( 81 ) Cfr. il cit. Politische Okononiz·e. Lehrbuch, p. 62 sgg. ( 82 ) RoMANo: Momenti, cit., pp. 24-25. ( 83 ) Rimane dunque ben fermo che di una penetrazione capitalistica di tipo moderno e dell'inizio di una effettiva trasformazione della struttura economica siciliana si può cominciare a parlare solo dopo il 1860. È naturale poi che l'affermazione del prevalente carattere feudale di quella struttura pri·ma dell'unità non esclude l'inse .. rimento di elementi di diveriSo carattere; e perciò anche da noi si è spesso parlato di << atmosfera semifeudale >> ecc.: cfr. p. es. RoMEo: Il Risorgimento in Sicz·zz·a, cit., p. 231, e passim. ( 84 ) Cfr. invece, e chissà perchè, RoMANo, p. 57. [29] Bibloteca Gino Bianco

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