e a quella delle stesse classi dirigenti. Già si è detto dei lavori di Aldo Romano e di Paolo Alatri, e delle ragioni per 'le quali non sembra ch'essi siano interamente fedeli allo spirito di quella interpretazione. Ma questa fedeltà va invece riconosciuta, per esempio, agli studi di storia siciliana di Salvatore Francesco Romano, culminati, dopo i saggi sulla questione meridionale, sulla mafia, sui <<fasci», ed altri minori, nella raccolta di scritti apparsi nel volume: Momenti del Risorgimento in Sicilia (74 ): che, nonostante la forma saggistica, propone in realtà una interpretazione com- , plessiva delle vicende dell'isola dtalla metà del '700 al 1860 (75 ). Molti di questi saggi sono però viziati da gravi deficienze: non solo si avverte certa disuguaglianza e saltuarietà della documentazione, ma talune delle tesi _più importanti appaiono fr,ancamente inaccettabili. Così ad es. la tesi che la struttura economica siciliana durante il Risorgimento non è di tipo prevalentemente feudale, ma piuttosto semifeudale (76 ). A riprova di ciò il Romano si richiama alrimportanza che fin d,al XVI secolo aveva assunto in Sicilia l'esportazione dei grani, e sottolinea, sulla traccia del Bianchini, del Salvioli, del Brancato ecc., la larga plartecipazione di elementi del ceto baronale alle speculazioni sul grano, l'uso ch'essi fanno della propria influenza politico-sociale per ottenere licenze di libera esportazione, ia coincidenza di interessi che su queste blasi si stabilisce fra ceto nobiliare e mercanti, l'intensa attività di speculazione sulle tratte, cedole di deposito ecc. cl1e si stabilisce ai margini di questo commercio; e via dicendo (77 ). Ma in realtà si tratta di fatti ben noti, e tipici appunto d~ un'economia arretrata, che si riscontrano in tutti i p.aesi in cui prevale il modo di prodt1zione feudale. Lo sviluppo di elementi mercantili ai margini del sistema ( 74 ) Messina-Firenze, 1952. ( 75 ) Questa interpretazione si pone quasi sempre in cortese polemica con quella sostenuta nel mio Risorgimento in Sicilia, cit. (al quale è in particolare dedicato il primo dei saggi del Romano, pp. 5-69). Colgo perciò l'accasione per discutere alcuni. punti di n1aggiore dissenso. ( 76 ) Questa tesi ha ancora ribadito il RoMANO in un recente articolo su Lo sviluppo dell'agricoltura merid1:onale e i contratti agrari·, in Cronache meridionali·, II, 1955, n. 9, pp. 566-57. ( 77 ) RoMANo: Momenti·, cit., pp. 11-24, 53, 55 e passim. [27] Bibloteca Gino Bianco
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