indulgere troppo facilmente a contrapposizioni estremistiche, intellettual-- mente seducenti, ma pericolose. D'altronde, occorre rilevare che proprio dal nuovo direttore di Movi1nento Op·era 1 io, Arm.ando Saitta, è venuta \la reazione e la critica contro una impostazione troppo settaria e <<corporativa>>di questi studi. L,'allargamento delle prospettive e una più viva coscienza dei nessi fra movimento operaio e storia d'Italia sono stati sottolineati dal Saitta come condizioni di una più approfondita valutazione storica dello stesso movimento operaio, che appare necessaria dopo la fase della messa a punto filologica e del reclutamento dei nuovi studiosi. ·E ne è seguita una discussione interessante, nella qua\le le voci di consenso col Saitta hanno assai sup.erato quelle di dissenso, per ciò che riguarda i limiti delle ricerche condotte finora·, e la necessità di un ulteriore allargamento delle indagini. Ma sotto questo prevalente consenso si individuano in realtà due tendenze assai diverse. Per alcuni, la nuova direttiva vuol significare sforzo di giungere a una storia che sia insieme <<del proletariato e della borghesia, storia di un determinato paese nei suoi peculiari momenti, economico, socia'le, politico, culturale ... »; e presuppone dunque la valutazione critica e anche l'accoglimento di alcuni risultati raggiunti dalla storiografia non marxista (73 ). Per altri invece allargamento di pr.ospettive significa ampliamento a tutta la storia d'Italia dei criteri fin qui seguiti nella storia del movimento operaio, con l'obbiettivo di una nuova visione della storia naziona1e, in cui il giudizio neg,ativo e polemico verso la classe dirigente (che per questi scrittori fa tutt'uno con la polemica contro la storiografia liberale) verrebbe esteso a tutto l'ambito storico clell'Italia unitaria. Divergenze, queste, di estremo interesse, dietro le quali si cela un travaglio ideologico profondo, collegato anche con i recenti sviluppi del comunismo internazionale; ma è ancora troppo presto perchè dei riflessi culturali di queste vicende si possa dare un giudizio non prematuro. V Tuttavia non sono mancati, già prima di queste discussioni, tentativi di applicare l'interpretazione del Gramsci alla storia generale del paese ( 73 ) A. SAITTA: Pro e contra. Epilogo provvisorio, in A1ovimento Operaio, N.S., VII, 1955, n. 5, pp. 781-782. [26] BiblotecaGino Bianco
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