nale fuori del centro unificatore rappresentato dalle classi dirigenti, attraverso la cui opera soltanto vengono coord,inate - per azione diretta o per reazione - e acquistano significato nazionale le vicende frammentarie e locali delle classi subalterne. Anche gli ~spetti più profondi e specifici della vita di queste sono condiz,ionati strettamente dalla iniziativa dei ceti dirigenti, sul piano economico e politico, nella cultura e nelle credenze reli1 giose: come è anche vero, d'altra parte, che la storia delle classi dirigenti non • si intende fuori del loro r,apporto con il paese o, se s,i vuole, con le classi subalterne. Anche qui insomma è da tener presente l'integrale unità della vita storica, fuori di ~gni giacobinesco esclusivismo; e con l'avvertenza che un partito politico può ben rovesciare la storia avvenire di un paese, ma ciò non vuol dire che altrettanto possa {are con quella passata. Detto questo, va subito ~vvertito che lo studio del Ragionieri sul comune di Sesto Fiorentino è una delle migliori indagini che in questo campo si siano compiute in Italia. L'analisi delle strutture economiche, sociali, religiose e di costume dell'attivo centro toscano non raggiunge forse la co-mpiutezza e la ricchezza di cui hanno dato esempio talune ricerche di storia loCialedella scuola francese degli Annales, o certi studi compiuti nel quadro della Victoria History of the Counties of England; il legame tra l'indagine strutturale e la narrazione non è forse così stretto come sarebbe stato desiderabile; l'aver limitato la documentazione quasi esclusivamente alle carte degli uffici municip,ali o della polizia non sembra giustificato: ma la co11quista del potere comunale da parte socialista e lo sforzo di dar vita ad un nuovo tipo di convivenza umana nell'ambito municipale durante un ventennio sono qui ritratti con rara felicità di osservazioni in una narrazione unitaria e vivace. Particolarmente penetranti, ad esempio, le pagine sulla disgre .. gazione dell'antica « vita parrocchiale>> (72 ). Per quegli uomini si trattava veramente di costruire in embrione una nuova società umana, un vero « paese rosso >>: e il Ragionieri partecipa in fondo di questa credenza. E' da vedere peraltro fino a che punto quella convinzione risp.ondesse a una realtà di fatto, e se invece legami innumerevoli non sopravvenissero o non si creassero tra quei gruppi e la restante societa nazionale, nella articolazione ricchissima di rapporti della vita italia11pe toscana. Anche qui, insomma, gioverebbe tener più l'occhio alla estrema complessità della vita storica e non ( 72 ) E. RAGIONIERI: Un comune socialista, cit., pp. 177-186. [25] Biblote_caGino Bianco
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