Nord e Sud - anno III - n. 22 - settembre 1956

\ vani: ma a guardar bene si scorge talvolta che la «conversione» è andata assai meno nel profondo di quanto non sospettino gli stessi convertiti. Assai caratteristico, a questo proposito, il caso di Aldo Romano, che fu tra i pri• mi ad accostarsi al marxismo. Studioso del R1 isorgimento meridionale, già prima della guerra si era fatto apprezzare per i suoi studi sul Pisacane; e ha ora iniziato la pubblica~ione di una Storia del movimento socialista in Italia (52 ), concepita secondo un disegno assai largo, e di cui la parte finora pubblicata già da sola testimonia un grande· sforzo di ricerca. Amplissima conoscenza del materiale, specialmente bibliografico, efficacia della narrazione, larghezza di prospettive, sono meriti indiscutibili dell'opera, alla quale pertanto non può farsi troppo carico della relat,iva ristrettezza della ricerca archivistica, limitata al solo centro di Napoli, e del resto assai fortunata: anche se da ciò deriva qualche squilibrio o errore di prospettiva. Ma alla base di tutto il lavoro sta una concezione del Risorgimento che è pur sempre quella della storiografia liberale. Nettissimo, da parte del Romano, che in ciò si distingue da tutti gli altri studiosi di confessione marxista, il rifiuto, appena velato da qualche esteriore cautela formale, della tesi del Gramsci (53 ), contro la quale egli fa valere le osservazioni di coloro che l'hanno tacciata da anacronistica sovrappos1 izione al passato di più tardi motivi polemici, e che hanno sostenuto il carattere arretrato e non progressivo della presunta alternativa giacobina della rivoluzione agraria (54 ). Col Risorgimento << si compì in Italia una profonda trasformazione dei rapporti sociali, si mutò sostanzialmente la struttura e la forma della nazione, e con l'unificazione politica e la formazione di un mercato solo per tutto il paese, e con una monarchia che accentrava il potere ed era al tempo stesso mandataria e mandante della classe borghese: ... e da allora, come un gran fiume che procede solenne... la storia della nazione si svolge per naturali sviluppi». Nessun'altra rivoluzione, neppure il fascismo, neppure la Resistenza, conosce la storia del nostro paese. Logico svolgimento di questo giud1izio, la ( 52 ) A. RoMANo: Storia del niovimento soc1:ali'stai·n Italia, Milano - Roma, 1954-56, Voll. 3. L'opera completa è prevista in 9 volumi. ( 53 ) Aperta-mente polemizza contro di essa, attribuendola però al solo Sereni, ivi, voi. I, p. 63: ma in nota rinvia a R. RoMEo: Il Risorgimento in Sicilia, Bari, 1950, p. 347 sgg., dove esplicitamente si rifiuta la tesi del Gramsci. E cfr. anche vol. III, pp. 99 sgg. e 217 nota 87. ( 54 ) Cfr. ~pec. la cit. p. 217 nota 87. (17] Bibloteca Gino Bianco

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