Nord e Sud - anno III - n. 22 - settembre 1956

DIECI ANNI DI CULTURA IN ITALIA La storiografia politica marxista di Rosario Romeo III Della interpretazione gramsciana del Risorgimento la storiografia marxista degli ultimi anni ha ripreso sopratutto la tematica politico-sociale, sforzandosi di svolgere e documentare in modo sempre più nutrito la realtà di una alternativa <<giacobina >> al Risorgimento. Minore rilievo hanno avuto invece i problemi di storia delle strutture impliciti, come si è visto, nella tesi del Gramsci, e che qui sopra si è cercato di discutere. Ne è derivata una ricchezza di temi e una articolazione dialetuica più ricca e vivace di quella consentita da una ripresa dei motivi più strettamente economico-sociali afftacciati dal Sereni; ma ne è anche seguìto che quella tesi è stata accettata senza alcuna meditazione dei gravi interrogativi eh' essa può e deve sollevare. Fatto, questo, che sottol1ineaun'altra caratteristica del recente marxismo storiografico italiano che nei primi anni l1a mostrato di possedere - con poche eccezioni - un.a scarsa confidenza con la problematica classica del marxismo, accentrata essenzialmente sui grandi temi economico-sociali dello sviluppo del capitalismo. Solo alcuni studi recentissi-- mi sembrano indicare, per questo rispetto, un netto miglioramento della • • s1tuaz1one. D'altra parte, se è lecito parlare di una corrente di studi marxisti sul Risorgimento, va tenuto presente che all'interno di essa vi sono differenze notevoli. E anzitutto, bisogna ricordare la particolare posizione di coloro -che, formatisi alla scuola dello storicismo liberale e della sua interpretazione del Risorgimento, soltanto in una seconda fase si sono <<convertiti>>al marxismo. Ardore di entusiasmi e intransigenza di linguaggio sono caratteristici <li questi studiosi della leva precedente non meno che delle reclute più gio- [16] Bibloteca Gino Bianco

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