i] che ind11rrebbe già a dubitare della sua opportunità; b) ove il Governo lo ritenesse opportuno potrebbe esperire l'azio 1ne di contrasto dinanzi le Camere o eccitare il pote~e costituente delle stesse; c) gli enti o le persone eventualmente lesi dalla ]egge in questione potrebbero nel corso di un giudizio adire la Corte Costituzionale in Roma esperendo preventivamente, ove sorga.no dubbi circa la competenza dell'organo adito, il regolamento preventivo di giurisdizione; d) non sembrere 1 bbe dubbio che alcune delle disposizioni della nuova legge mineraria siciliana siano affette da illegittimità costituzionale sotto il profilo della incompetenza. E. GIACCHERO, I problemi e la pro·duzione del bacino carbonifero del Sulcis~ in « Comu,nità Europea », Luglio 1956. L'attuale produzione del bacino .del Sulcis, inserito nel quadro del m~rcato C.E.C.A., è di circa 900.000-1.000.000 tonnellate annue e dovrebbe presto raggiungere 1.200.000 tonnellate concentrata sulle due più moderne e meglio attrezzate miniere. Particolare attenzione è stata rivolta dall'Alta Autorità al ridimensionamento della mano d'opera in n1odo da avere un rapporto più equilibrato fra minatori di fondo e di superficie, rapporto che già oggi è quasi soddisfacente. Infatti l'eccessivo carico d'opera alla superficie gravava sino a qualche anno fa notevolmente sul costo di produzio11e. Nel 1953-1954 tale costo era superiore del 70% al ricavo 1nedio, con perdite di esercizio aggi~antisi sui 4-5 miliardi di lire. È i,noltre da sottolineare - rileva l'A. - che non esiste carbone estero che possa giungere in Sardegna in concorrenza con il costo della caloria del Sulcis. Infatti la Centrale Termoelettrica di Porto Vcsme è in grado di produrre energia ad un costo nettamente inferiore a quello della caloria di provenienza idrica. Secondo i piani di sviluppo economico della Sardegna, tra qualche anno dovrebbe essere consun1ato in loco almeno il 50% della produzione del carbo11e del Sulcis; l'altro 50% potrebbe utilmente essere riservato al consumo termico ed alle industrie di materiali da costruzione specialmente in Sicilia. Riforma fon diaria V. R1ccH10N1, Segni di progresso riell' ag1◄icoltura niaridionale) in « Giornale degli Economisti e Annali di Economia», N. 1-2, Gennaio-Feb 1 braio 1956. Più che le cifre e i rendiconti tecnici ed econo1nici che varie indagini tentano di accertare e valutare a documentazio,ne del progresso dell'agricoltura meridionale, contano per l'A. alcuni fatti che q11a e là nelle vaste [101] BiblotecaGino Bianco
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