I Q c.. o > " - ., ·- - (anni, ad esempio). Sulle ordinate vengano riportati in scale logaritmiche valori di lavoro e valori di capitale. Le due linee C ed L rappresentano pertanto gli incrementi di lavoro e di capitale nel tempo. Si suppone di partire in O da una situazione di totale occupazione, corrispondente ad un determinato coefficiente tecnologico di impiego del lavoro. Nella figura A il coefficiente tecnologico varia in senso sfavorevole al lavoro, il flusso degli investimenti rimane invariato e la linea tratteggiata indica la minore quantità di forze di lavoro che sarebbe sufficiente. In mancanza A· 8 A A ' o· ' ' o' ---· o ' '.----. _.,. c.. y· o > / 19 ,d - e ~ u . • ·- fi/ u E - ·- - E " ."t: " ~ c.. ~ A,. ·- ·- ·- " o. L. ~ O\ ,. " " o ù "' u_ o ·- ·-- i:, " i:, " - - ·- " ·- " '- o u '- u - "' o "' " - e:: ,. > ·- > e ·- o Tempi B o Tempi D di una ridt1zione del ritmo di accrescimento delle forze di lavoro, le linee tratteggiate D, D' indicheranno crescenti proporzioni di disoccupazione. La figt1ra B indica invece l'adattamento ad una diminuzione dei coefficienti di impiego del lavoro realizzata con un increm.ento nel ritmo di formazione di capitale. Con quote crescenti di reddito nazionale destinato agli investimenti, si riuscirà a mantenere una piena occupazione (87 ). Il processodi riduzione dei coefficientidi impiego del lavoro può essere così accentuato, come attualmente in Italia, da richiedere ingenti incrementi annui delle quote del reddito nazionale destinate agli investimenti se si vuole conseguire una totale eliminazione della disoccupazione. È da presumere peraltro che l'esistenza di strutture monopolistiche nell'offerta ( 57 ) Si trascura qui la disoccupazione <<frizionale>>. Bibloteca Gino Bianco
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