Nord e Sud - anno II - n. 8 - luglio 1955

unità di capitale - a risolversi in uno squilibrio tra capitale e lavoro. Uno squilibrio che genera il tipo di disoccupazione definita strutturale (51 ). In aggiunta a tali condizioni di disoccupazione strutturale, la possibilità di totale impiego delle forze operaie è stata ulteriormente ridotta, no-· nostante l'incremento degli investimenti, dalla tendenza alla rapida diminuzione aggregativa dei coefficienti tecnologici di impiego del lavoro per unità di investimento; diminuzione che si è verificata, durante i recenti anni post-bellici, nei settori produttivi extragricoli della economia italiana (52 ). Più che a riduzioni dei coefficienti tecnologici di impiego di lavoro nell'ambito delle singole industrie, tale tendenza, operante nel complesso dei settori produttivi, è dovuta alla estensione dell'organizzazione e della tecnica industriale a molti settori produttivi, già organizzati in passato a . . . tipo artigiano. Il progredire stesso dell'industrializzazione porta inoltre ad una crescente necessità di investimenti in settori che richiedono limitati apporti di lavoro per ogni nuova unità di ~nvestimento: produzione di energia elettrica, industrie pesanti, trasporti, ecc. (53 ). La larga entità di produzioni artigiane che, anche a causa della protezione loro data dalla politica autarchica prebellica, sussisteva fino ad epoca recente nella nostra economia, ha ( 51 ) Sulla disoccupazione strutturale vedi l'articolo di Masao Fukuoka: << Full employment and constant coefficients of production », in Quarterly /ournal of Economics, febbraio 1955. lvi la disoccupazione esistente in paesi che hanno subito estese distruzioni di capitali nella recente guerra, come, ad esempio, il Giappone, viene interpretata come disoccupazione strutturale originata dalla bassa sostituibilità di lavoro al capitale ( << rate of substitution ») nei settori industriali dell'economia. Sulla disoccupazione strutturale, vedi anche P. A. Samuelson: << Economics », New York, 1951; J. R. Hicks: << World Recovery after the War », in Economi·c /ournal, giugno 1947; F. Coppola D'Anna: << È possibile una politica di Full employment in Italia?, in Previdenza Sociale, luglio-agosto 1946. Vedi anche N. Kaldor: << Stability and Full Employment, in Economie /ournal, dicembre 1938. ( 52 ) Esempi cospicui di disoccupazione tecnologica nel settore agricolo furono originati nel ventennio 1920-1940 dalla rapida meccanizzazione agricola della Valle Padana e del Tavoliere di Puglia. ( 53 ) Come rilevato dal Buchanan, l'ulteriore progredire della industrializzazione porta di per sè in esistenza industrie <<capitai-intensive>>. Vedi N. S. Buchanan: « lnternational investment and domestic Welfare», New York, 1945, pag. 24; A. E. Kahn: << lnvestment criteria in development programs », in Quarterly f ournal of Economics, febbraio 1951, pag. 39. Bibloteca Gino Bianco

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