stimenti del Mezzogiorno furono in ben scarsa misura dovuti al risparmio monetario, borghese o contadino. Le forme stesse assunte dagli investimenti - piantagioni, sistemazioni, terrazzamenti, ecc. - rilevano che essi furono la conseguenza di una diretta capitalizzazione delle eccedenze di lavoro contadino, già da allora gravanti sulla agricoltura meridionale ( 49 ). In altri termini, trattandosi di accumuli di risparmio, non monetario, ma diretti di lavoro, l'unica possibilità di investirli produttivamente era data dagli investimenti sulla terra, nonostante che l'ulteriore espansione dell'agricoltura fosse relativamente poco remunerativa. L'espansione dell'economia del Mezzogiorno in senso rurale ha pertanto ostacolato, data la bassa produttività degli investimenti agricoli, la formazione, anche in epoche più vicine a noi, di risparmi monetari e di capitali per l'industria; e, in concomitanza con il rapid·o accrescin1ento della popolazione, deve ritenersi che essa sia alla· base della depressione economica e della sottoccupazione tuttora esistente nel Mezzogiorno (50 ). Le cause attuali che ostacolano il mancato assorbimento produttivo da parte dei settori extragricoli delle eccedenze demografiche del proletariato rurale vanno ricercate nella struttura stessa della economia del paese. Condizioni di disoccupazione tecnologica e di disoccupazione struttui-ale; concentrazioni di monopolio e di oligopolio nell'offerta di alcuni prodotti industriali e di servizi di importanza basilare per lo sviluppo economico; ostacoli alla mobilità dell'offerta di lavoro costituiti dalla legislazione contro l'urbanesimo: hanno determinato, malgrado i notevoli aumenti avvenuti nei recenti anni delle quote di reddito nazionale destinate agli investimenti (pari a 14,4% nel 1954), la stazionarietà dell'occupazione. La distruzione netta di capitale avvenuta durante il periodo bellico ha creato alcuni dei presupposti dell'attuale situazione. Una riduzione netta di capitali in una situazione stazionaria, o addirittura di espansione delle forze di lavoro, tende invero - anche ammettendo per ipotesi l'assenza di ogni tendenza alla riduzione dei coefficienti di impiego del lavoro per ( 49 ) Sulle forme assunte dalla capitalizzazione del lavoro contadino nei paesi mediterranei a densa popolazione, vedi Dumont R.: << Les excedents demographiques de l'agriculture mediterranée », in << Population », 6é année, N. 40, o·ctobre 1951. ( 5 0 ) Come è noto anche gli scarsi risparmi monetari disponibili nel Mezzogiorno furono drenati, successivamente all'Unità, dalla larga emissione di debito pubblico e dalla vendita dei beni ecclesiastici. Bibloteca Gino Bianco
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