In una ulteriore fase di sviluppo economico è possibile per la comunità raggiungere una maggiore produzione di beni e servizi nell'ambito di una nuova curva di possibilità di produzione p·' P'1. Sarà allora possibile scegliere una nuova combinazione di produzioni agricole ed extragricole - sempre che non si vogliano produrre meno beni agricoli o meno beni extragricoli di quanto se ne producevano prima - nell'ambito del triangolo ACE. La esistenza di possibilità di produzione avverse all'ulteriore espansione della produzione agricola è rappresentata dal fatto che, a parità di sforzo produttivo, l'incremento realizzabile di produzione agricola indicato con C D è assai limitato. E ciò è vero anche se si rinunzi ad ogni incremento di produzioni extragricole. Viceversa, sempre a parità di sforzo produttivo, l'incremento realizzazile nelle produzioni extragricole (beni industriali, servizi, ecc.) rappresentato da C E è molto an1pio. Pertanto, in questa situazione, scelte produttive corrispondenti a sviluppi industriali permetteranno una maggiore produzione di beni di quella co11sentita da una espansione dell'agricoltura. L'orientamento delle scelte produttive avvenute in passato nel Mezzogiorno, pure essendovi una situazione relativamente avversa all'agricoltura, ha seguito il tipo di maggiore espansione relativa della produzione di beni agricoli (cioè si è svolta lungo la linea C D della figura). I presupposti di queste scelte sono da ricercarsi nelle condizioni politiche esistenti nel Mezzogiorno durante il secolo scorso. Eventi politici è strutture sociali ritardarono nell'ottocento l'apparizione di uno sviluppo industriale nel Mezzogiorno che sarebbe stato relativamente facilitato dal1' esistenza, fino al 1870 circa, di un risparmio di origine agricola; come è dimostrato dalla larga entità di cereali, olii, e, in genere, prodotti della terra, esportati dal Regno di Napoli. Nei decenni successivi all'Unità le condizioni mutarono. Si manifestò infatti, per la caduta della mortalità, un rapido incremento demografico che portò ad u11aintensa domanda locale di prodotti alimentari, al continuo frazionamento delle aziende agrarie e al prevalere, particolarmente in montagna, di un'agricoltura di autosufficienza familiare. Vennero così a mancare le condizioni per la formazione di risparmi monetari tali da poter consentire larghi investimenti industriali. Il fatto che investiment·i fondiari vi furono, e notevoli, non contrasta con la tesi prospettata, quando si pensi che, a partire dal 1869-70, gli inveBibloteca Gino Bianco
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