e ·tanto meno regionali, a causa delle differenze esistenti nei vantaggi comparativi offerti dall'espansione dell'agricoltura nelle diverse zone. L' esistenza di una percentuale di popolazione attiva negli Stati Uniti pari al 13% del totale delle forze di lavoro tiene conto di Stati a bassissima percentuale di attivi agricoli, come quelli del Nord-Est, e di altri Stati, come quelli delle zone centrali dei Wheat Plains e del Corn Belt, con forti percentuali di attivi agricoli. Alcuni indici illustrano, però, che tale totale eccedenze di forze di lavoro in agricoltura deve ritenersi senz'altro assai più rilevante nel Mezzo- • giorno. ALCUNI INDICI DELLA PRESSIONE DEMOGRAFICA IN AGRICOLTURA NEL MEZZOGIORNO Un primo indice della entità della pressione demografica sull'agricoltura meridionale è dato dall'elevata percentuale di attivi in agricoltura, superiore di oltre il 2S°/4 a quella del Nord. Lo squilibrio tra Nord e Sud è ancora più sensibile ove si pensi alla maggiore diffusione nel Nord delle culture irrigue. Distribuzione della popolazione nel Sud e nel Nord, 1952 (36 ). Popolazione attiva in agricoltura Popolazione attiva nelle industrie e trasporti Popolazione attiva nel commercio e altre attività Mezzogiorno % 53,0 27.4 19.6 ,, Nord % 37,3 39,2 23,5 La maggiore entità della disoccupazione agricola nel Sud rispetto al resto d'Italia lascia presumere che esso si presenti molto più lontano del Nord dalla distribuzione ottimale della sua popolazione tra attività agricole ed extragrico1e. ( 36 ) United Nations: << Economie Survey of Europe », New York, 1953, pag. 124Bibloteca Gino Bianco
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