.. riescano spesso ad aggirare e frustrare la buona volontà di parlamentari e governanti di tutti i paesi. Dagli Stati Uniti, appunto, si può ricavare un esempio, che si potrebbe definire storico, dell'altalena emigratoria. Ivi fu varata, dopo la prima guerra mondiale, e precisamente nel 1924, la legge che stabiliva le quote d'immigrazione annua dai vari paesi europei e che in effetti aboliva l'immigrazione IJroveniente dall'Europa meridionale. Nel secondo dopoguerra, gruppi• di pressione, per ragioni politiche, sindacali o razzistiche, pensarono di aggravarla mediante la ben nota legge MacCarran-v\Talter, che imponeva agli uffici consolari tali indagini di natura politica e fisica, e così pesanti garanzie di sostentamento negli Stati Uniti a carico dei parenti. che richiamavano l'eventuale emigrante, da rendere quasi impossibile la concessione del visto. Lo stesso Presidente Truman ebbe a definire cc infame » questa legge, ma non potè porvi alcun riparo. Di fronte però alla reazione di alcune zone dell'opinione pubblica americana, accesasi nei centri dove si era a suo tempo stabilita la più recente immigrazione europea, e di fronte alle possibili conseguer:ze elettorali (nonchè per una più liberale visione dell'intero problema emigratorio, in un momento in cui si parlava con insistenza dì aiuti concreti per risolvere il problema della maggiore pressione demografica europea), il presidente Eisenhower riuscì a far passare, nel 1953, dinanzi al Congresso, , il Refugee Relief Act, che prevedeva l'ammissione fuori quota negli Stati Uniti, entro il giugno del 1956, di 209.000 europei profughi o, in mancanza, parenti di cittadini americani. Di questi, 45 mila dovevano, essere italiani: sì che, in tre anni, con l'aggiunta della quota ordinaria annuale, circa 60.000 nostri emigranti avrebbero avuto la possibilità di raggiungere gli Stati Uniti. Non è molto, ma è certamente una correzione alla legge MacCarran-Walter. Varata la legge, toccava alla burocrazia del Dipartimento di Stato, e cioè del Ministero degli Esteri degli U.S.A., applicarla. La burocrazia si mise al lavoro per svuotarla, con l'aiuto del senatore Walter, rimasto solo, dopo la morte di MacCarran, a rappresentare la guida della lotta contro l'immigrazione. Sino a tutto aprile di quest'anno erano stati ammessi negli Stati Uniti dall'Italia soltanto 13.000 parenti di cittadini americani; e appena 416 profughi veri e propri. In due anni, cioè, meno di un terzo della cifra totale assegnataci, rimanendo un solo anno di respiro per coprire gli altri due terzi. La cosa era così enorme che ad un certo momento Eisenhower e Dulles sentirono la necessità di chiedere aiuto ad un esperto dell'emigrazione_ perchè volesse mettere le sue capacità organizzative al servizio del Dipartimento di Stato, in maniera che l'attuazione del Refugee Relief Act venisse accelerata. Quest'uomo fu Edward Corsi. ~ Di Corsi hanno parlato, più o meno a proposito, q.uasi tutti i giornali italiani e non staremo qui a ripetere la sua storia, che egli stesso ha del Bibloteca Gino Bianco /
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